Generalmente il paesaggio di montagna presenta in basso aree destinate alle colture che confinano coi boschi, più in alto ci sono i prati, spesso usati per il pascolo estivo, poi solo rocce e ghiacciai. Però il clima di montagna e l’aspetto del paesaggio cambiano non solo in relazione all’altitudine, ma anche ad altri fattori, quindi presentano una notevole varietà.
Il paesaggio delle Alpi può essere diviso in quattro fasce:
- dal fondovalle a 1500 m si trovano coltivazioni di cereali, alberi da frutto, ortaggi e viti;
- dai 1500 ai 2000 m vi sono boschi di conifere da cui si ricava il legname;
- dai 2000 ai 3000 m non ci sono alberi ma arbusti ed erbe;
- sopra i 3000 m si trovano alcuni fiori, muschi e licheni.
Per quanto riguarda gli animali, nelle fasce alte si trovano stambecchi, aquile, falchi e corvi mentre nelle fasce più basse scoiattoli, marmotte, faine, lepri, ermellini, lupi.
Anche il paesaggio degli Appennini si può dividere in fasce:
- tra i 500 e i 1000 m si trovano castagni, querce, noccioli e noci;
- tra i 1000 e i 2000 m faggi e conifere;
- sopra i 2000 m pascoli o terreni senza vegetazione.
Le attività principali che vi si svolgono sono l’agricoltura (patate, orzo, segale, vite, olivo, alberi da frutto), l’allevamento e il turismo.