CHE RAPPORTO C'È TRA L'UOMO E IL CLIMA?

CI SONO STATI CAMBIAMENTI CLIMATICI NELLA STORIA?
Il clima della Terra è in continua evoluzione.
Nella prima fase dell'era quaternaria il nostro pianeta fu interessato da quattro glaciazioni, l'ultima delle quali si concluse circa 11 000 anni fa.
Poi si ebbe un graduale passaggio a un periodo più caldo, fino a raggiungere, fra il 2000 e il 1500 a.C., condizioni climatiche simili alle attuali.
Fino al XVI secolo, periodi di forte raffreddamento si alternarono ad aumenti della temperatura. Dal 1590 iniziò la "piccola età glaciale", che perdurò fino al 1850.
Fra il 1850 e il 1900 cominciò una nuova fase climatica, ancora oggi in corso, caratterizzata da un aumento della temperatura media.
CHE COS'È IL "BUCO NELL'OZONO"?
Le attività umane provocano cambiamenti nella composizione dell'atmosfera. Gli scienziati hanno anche scoperto che alcuni gas, utilizzati dall'uomo nella vita quotidiana, danneggiano lo strato dell' ozono.
Sopra il Polo Sud lo strato di questo gas è diventato così sottile che si parla comunemente di buco nell’ozono. Ciò è grave perché l'ozono blocca le radiazioni ultraviolette emesse dal Sole e protegge dai loro effetti nocivi, quindi sono stati stretti accordi internazionali tra vari paesi per eliminare la produzione e il consumo dei gas responsabili.
PERCHÉ AUMENTA LA TEMPERATURA DELLA TERRA?
Negli ultimi secoli la temperatura è aumentata, a causa soprattutto delle attività umane.
I gas che compongono l'atmosfera trattengono parte del calore solare (proprio come succede in una serra), impedendone la dispersione e mantenendo una temperatura media intorno ai 15 °C, adatta allo sviluppo della vita.
Questo fenomeno naturale, denominato effetto serra, è quindi fondamentale per la sopravvivenza degli organismi viventi.
Negli ultimi duecento anni le attività umane hanno liberato nell'aria molta anidride carbonica causata dal consumo di petrolio, carbone e gas naturale. 
La presenza eccessiva di anidride carbonica e di altri gas (detti gas serra) provoca un surriscaldamento di tutto il globo terrestre, facendone mutare il clima, e favorendo i disastri ambientali. 

COME SARÀ IL CLIMA NEL 2100?

Probabilmente tra cento anni la Terra non avrà lo stesso aspetto di oggi.
Si riscontrerà un innalzamento medio delle temperature che darà origine a poche nuove situazioni critiche ma renderà più intense e ampie quelle esistenti.
La parte più interna dei continenti sarà molto più soggetta a forti cambiamenti climatici rispetto alle aree costiere dove il clima è più mite e potrebbero verificarsi fenomeni meteorologici estremi e devastanti come tempeste e uragani.
CHE COSA ACCADREBBE SE LA TEMPERATURA AUMENTASSE DI SEI GRADI?
Se il riscaldamento del pianeta dovesse aumentare ulteriormente, per cause naturali o per motivi legati all'attività dell'uomo, la situazione peggiorerebbe molto, come ha previsto lo scienziato inglese Mark Lynas nel suo libro Sei gradi:
► con l'aumento di un grado si assisterebbe allo scioglimento di gran parte dei ghiacci polari e di montagna. Il livello degli oceani sommergerebbe molte aree costiere e aumenterebbe la frequenza degli uragani;
► con l'aumento di due gradi il Mediterraneo diventerebbe caldissimo;
► con l'aumento di tre gradi il clima tornerebbe a essere come quello di tre milioni di anni fa;
► con l'aumento di quattro gradi si verificherebbero tempeste di vento rovente, la foresta pluviale amazzonica scomparirebbe e
i mari salirebbero di 50 m rispetto al livello attuale;
► con l'aumento di cinque gradi non ci sarebbero più ghiacci ai poli e le foreste si trasformerebbero in deserti;
► con l'aumento di sei gradi dagli oceani sarebbe sprigionato acido solfidrico (velenoso) e l'atmosfera sarebbe composta per il 5% da metano, con alta possibilità di incendi globali.