Unità 2 -Siamo TROPPI sulla TERRA?

COME CRESCE LA POPOLAZIONE?

COME DISTRIBUITA LA POPOLAZIONE?
Il mondo è attualmente abitato da circa 7 miliardi di persone.
Fin dall'antichità, buona parte dell'umanità si è concentrata nelle regioni a clima temperato, dove si sviluppò l'agricoltura, e vicino al mare che è sempre stato per gli uomini una risorsa e una via di comunicazione.
Sono molto popolate anche le pianure fertili, soprattutto i delta dei grandi fiumi dell'Asia, adatti alla coltivazione del riso.
Le regioni polari, la Siberia, il Canada settentrionale, le zone occupate dalle foreste equatoriali, dai deserti caldi o freddi sono invece le aree meno popolate della Terra.
COME CRESCE LA POPOLAZIONE MONDIALE?
La popolazione aumenta quando migliorano le condizioni di vita; diminuisce in occasione di grandi catastrofi, come le epidemie o le guerre.
La rivoluzione industriale della fine del Settecento ha favorito l'aumento delle nascite e della durata media della vita.
Da quell'epoca a oggi la popolazione mondiale è sempre aumentata.
Gli studiosi hanno chiamato questa crescita ininterrotta della popolazione rivoluzione demografica.
Negli ultimi decenni si è registrato invece un rallentamento nella crescita demografica. 
 
COME CAMBIA LA DISTRIBUZIONE DELLA POPOLAZIONE?
La popolazione, dunque, continua ad aumentare lentamente e si prevede che raggiungerà gli 8 miliardi nel 2025. 
La crescita è bassa o addirittura uguale a zero nei paesi più ricchi, mentre è ancora molto forte nei paesi in via di sviluppo o emergenti
Nei paesi poveri, infatti, le coppie tendono ad avere molti figli sia a causa della mortalità infantile molto alta, sia per avere un aiuto nei lavori agricoli. 
Nei paesi sviluppati, invece, le coppie preferiscono avere pochi figli. 

QUALI SONO LE CONSEGUENZE DELLE ATTUALI TENDENZE DEMOGRAFICHE?

CHE RAPPORTO C’È TRA CRESCITA DELLA POPOLAZIONE E RISORSE?
Alcuni considerano l’aumento demografico la molla dello sviluppo e pensano che l’inventiva umana saprà trovare soluzioni alle nuove esigenze.
Altri, invece, attribuiscono un valore negativo all’incremento di popolazione, giudicato l’unico responsabile della diminuzione delle risorse e dell’impoverimento del pianeta. Per questo motivo ritengono necessario tenere sotto controllo le nascite allo scopo di garantire una migliore qualità di vita per tutti gli abitanti della Terra.
LA POPOLAZIONE INVECCHIA?
La speranza di vita alla nascita è il numero degli anni che, mediamente, un neonato si attende di vivere. Essa, nel Nord del pianeta, è cresciuta nel corso dell’ultimo secolo, raggiungendo la media dei 65 anni. L’aumento è da attribuire ai progressi della medicina, alla diffusione dell’igiene e al miglioramento dell’alimentazione, fattori che hanno elevato la qualità della vita.
Un’altra tendenza è rappresentata dall’invecchiamento della popolazione dei paesi ricchi. In questi paesi il basso numero delle nascite si accompagna all’allungamento della vita media.
Nei paesi in via di sviluppo i giovani sono il doppio rispetto ai paesi sviluppati e gli anziani un terzo.
QUALI SONO I PAESI PIÙ GIOVANI?
L'aumento della speranza di vita e l'invecchiamento della popolazione si sono verificati solo nei paesi sviluppati. 
Nei paesi in via di sviluppo invece i giovani sono più numerosi degli anziani
Queste situazioni richiedono scelte economiche diverse: i paesi sviluppati devono spendere più denaro per gli anziani, mentre quelli in via di sviluppo per i giovani. 
In ogni paese comunque le donne vivono qualche anno più a lungo degli uomini. 

LA RICCHEZZA È DISTRIBUITA IN MODO OMOGENEO?

COME E DIVISO IL MONDO?
Nel mondo esiste un forte squilibrio economico fra i
paesi sviluppati e quelli in via di sviluppo:
► tra i primi troviamo il 23% della popolazione mondiale e l'80% dei consumi di beni e di servizi;
► tra gli altri troviamo il 77% della popolazione e solo il 20% dei consumi.
Le aree più ricche sono l'America anglosassone, l'Europa, l'Asia settentrionale e l'Oceania.
I paesi più poveri sono in America latina, Africa e Asia meridionale.
Si può individuare un terzo gruppo di paesi definiti emergenti, che ormai fanno parte di quelli sviluppati: sono i cosiddetti BRICS (Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica). 

 
QUALI SONO LE CAUSE DEL SOTTOSVILUPPO?
Le cause del sottosviluppo sono molteplici: sfavorevoli condizioni ambientali, assenza di materie prime, arretratezza culturale, instabilità politica, ecc.
Uscire dal sottosviluppo è molto difficile per i paesi poveri: le loro economie sono strangolate dal debito che hanno maturato nei confronti dei paesi ricchi da cui continuano a comprare prodotti industriali ad alti prezzi.

QUAL È LA SITUAZIONE NEI PAESI POVERI?
Le persone che vivono in condizioni di estrema povertà sono circa 2 miliardi e 800 milioni (il 46% della popolazione mondiale). 
Di queste circa 840 milioni patiscono di sottoalimentazione, ossia di grave scarsità o mancanza di cibo; e quasi 2 miliardi soffrono di malnutrizione.                     
Nei paesi più poveri muoiono, ogni anno, 11 milioni di bambini sotto i cinque anni. 
Per 6 milioni di questi la causa diretta della morte è la fame; negli altri casi si tratta di malattie dovute per lo più alle cattive condizioni igieniche, alla mancanza d'acqua potabile e alla scarsità di medici e medicine.