CHE COSA SONO I FLUSSI MIGRATORI?

QUALI SONO LE CAUSE DELLE MIGRAZIONI?
La povertà e la ricerca di un lavoro sono sempre stati i motivi principali delle migrazioni.
Altre cause di migrazione possono essere: lo scoppio di una guerra civile, le persecuzioni politiche o religiose, le discriminazioni razziali o etniche, l'oppressione di un regime politico e le catastrofi naturali.
In tutti questi casi si distinguono i rifugiati dai profughi:
► rifugiato è colui che, temendo a ragione di essere perseguitato per motivi di razza, religione, nazionalità o per le sue opinioni politiche, si trova fuori del paese di cui è cittadino;
► profugo è chi è costretto a lasciare il proprio paese a causa di catastrofi naturali, guerre, persecuzioni e violazioni dei diritti umani.
E in aumento, in particolare, il numero degli eco-profughi, cioè delle persone costrette ad abbandonare la loro casa e il loro paese a causa di catastrofi naturali.
CHE COSA SONO LE MIGRAZIONI INTERNE?
La migrazione interna è uno spostamento all'interno dello stesso stato: si tratta di solito di abitanti della campagna che si trasferiscono nelle città, con la speranza di migliorare le proprie condizioni di vita.
Le migrazioni verso le città hanno caratterizzato tutte le zone del mondo. Attualmente il fenomeno interessa maggiormente i paesi in via di sviluppo. 

CHE COSA SONO LE MIGRAZIONI INTERNAZIONALI?
Le migrazioni internazionali, che comportano un cambiamento di stato, hanno avuto, nel corso dei secoli, forti variazioni nella portata e nella direzione dei flussi. 
I flussi migratori attualmente più consistenti sono quelli dai paesi in via di sviluppo ai paesi sviluppati. 

DOVE VIVE LA MAGGIORANZA DELLA POPOLAZIONE?

COME AVVIENE IL PROCESSO DI URBANIZZAZIONE?
Nel 1800 solo il 2,5% della popolazione viveva in una città. Nel 1950 la proporzione era salita al 30% e oggi ha superato il 50%.
I più alti tassi di urbanizzazione, complessivamente vicini all'80%, si presentano nei paesi industrializzati, dove però le città più grandi oggi tendono a perdere popolazione; nei paesi in via di sviluppo, invece, gli abitanti delle città stanno aumentando. Così il numero di abitanti di alcune città dei paesi in via di sviluppo ha superato quello delle grandi città dei paesi industrializzati.
COME AVVIENE LA CRESCITA DELLE CITTA NEI PAESI IN VIA DI SVILUPPO?
Nella classifica delle città in base al numero di abitanti, città industrializzate come New York e Tokyo sono state superate da alcune città di paesi in via di sviluppo, come San Paolo del Brasile o Mumbai in India. Ciò è dovuto soprattutto alla fuga dalle campagne di molti contadini. Essi si trasferiscono nelle città nella speranza di trovarvi un lavoro.
Nelle città dei paesi in via di sviluppo la fortissima crescita degli abitanti rende drammatica la mancanza
di alloggi e costringe le famiglie più povere a vivere in zone periferiche ed emarginate, prive dei servizi pubblici essenziali (acqua potabile, fognature, raccolta dei rifiuti, ecc.). Così si sviluppano sobborghi costituiti di baracche, detti bidonvilles, favelas, barriadas, secondo i luoghi.
COME SONO LE CITTÀ EUROPEE E AMERICANE?
Nel mondo esistono diversi tipi di paesaggi urbani. 
Nelle città dell'Europa occidentale il centro corrisponde al loro nucleo più antico, mentre nella periferia dominano caseggiati popolari o casette unifamiliari. 
Il modello urbano europeo s'è diffuso in tutto il mondo. Le città dell'America settentrionale si ampliarono grazie alle migrazioni degli europei dei secoli XIX e XX. In America si sono poi formate le megalopoli, vasti sistemi urbani costituiti da aree metropolitane collegate fra loro. La più grande è la megalopoli atlantica

QUALI SONO LE LINGUE E LE RELIGIONI PIÙ DIFFUSE?

QUALI SONO LE LINGUE PIU DIFFUSE?
Attualmente, le lingue parlate sono almeno 3000, alle quali occorre aggiungere circa 6000 dialetti.
La più parlata è il cinese, lingua materna di più di 1 miliardo di persone. Segue l'inglese, parlato da più di 470 milioni d'individui che vivono in tutti i continenti. Un'altra lingua molto parlata è l'hindi, che consente a circa 420 milioni di indiani di comunicare fra loro. Sono parlati da un numero rilevante di persone anche lo spagnolo (circa 370 milioni), il russo (290 milioni), l'arabo (200 milioni) e il portoghese (180 milioni).
QUALI SONO LE RELIGIONI MONOTEISTE?
Esistono moltissime religioni, diverse le une dalle altre, ma tutte rispondono all'esigenza dell'uomo di cercare risposte alle domande fondamentali sull'esistenza.
Tutte le grandi religioni hanno avuto origine in Asia.
In Palestina sorse l'ebraismo, la più antica religione monoteista.
Dall'ebraismo ebbe origine il cristianesimo, la religione più diffusa, con più di 2 miliardi di seguaci. Nel corso dei secoli i cristiani si sono separati e hanno dato vita a quattro confessioni principali: la Chiesa cattolica, la Chiesa protestante, la Chiesa ortodossa e quella anglicana.
L'islamismo è la seconda religione per numero di fedeli, circa 1 miliardo, sparsi in tutti i continenti, ma soprattutto in Asia e in Africa. Dopo la morte di Maometto, all'interno della religione islamica si formarono varie correnti per diverse interpretazioni della dottrina: le due principali sono la sciita e la sunnita

QUALI SONO LE RELIGIONI POLITEISTE?
Le religioni politeiste sono diffuse soprattutto nell'Asia orientale. L'induismo, nato in India circa 4000 anni fa, conta circa 800 milioni di seguaci. Il buddismo, religione predicata da Buddha (cioè «l'illuminato»), vissuto in India fra il VI e il V secolo a.C., è professato da circa 360 milioni di persone, che vivono per lo più in Cina, Indocina e Giappone. Il confucianesimo fu predicato in Cina da Confucio nel V secolo a.C. e ha più di 6 milioni di seguaci.                     
Lo scintoismo è una religione nata in Giappone e basata sul culto della natura e degli antenati.