QUALI RELIGIONI SI PRATICANO IN AFRICA?

L'Africa mediterranea e sahariana seguono prevalentemente la religione islamica, mentre nelle zone isolate si praticano culti animistici differenti a seconda delle tribù. La colonizzazione ha portato alla diffusione del cristianesimo soprattutto in Africa centrale e meridionale.
In Etiopia è seguito il culto cristiano-copto.
L'islam (il cui significato è sottomissione alla volontà di Allah), è una delle grandi religioni monoteiste. La sua origine si fa risalire al profeta Maometto. Il libro sacro dell'islam è il Corano.
I musulmani riconoscono cinque doveri:
► la professione di fede (non c'è alcun dio all'infuori di Allah, e Maometto è il suo profeta);
► la preghiera cinque volte al giorno rivolti verso la Mecca;
► l'elemosina;
► il digiuno (non si può mangiare carne di maiale e bere alcool; inoltre, durante il ramadan, il mese sacro,
è proibito mangiare, bere, fumare e avere rapporti sessuali dall'alba al tramonto);
► il pellegrinaggio alla Mecca almeno una volta nella vita.
La lotta per difendere la religione islamica si chiama jihad.
I culti animistici sono pratiche religiose alla cui base c'è la credenza che tutte le cose siano animate da principi vitali (anime o spiriti) che possono essere benefici o malefici. 
La chiesa copta si distaccò dalla chiesa cattolica nel 451 dopo il Concilio di Calcedonia in cui fu condannata la dottrina monofisita seguita dai copti, secondo la quale Gesù era solo una divinità, non un uomo. Nel 1937 dalla chiesa copta si staccò la chiesa copta etiope che oggi ha una propria guida e nomina i propri vescovi. 

DA CHE COSA È CARATTERIZZATA L'ECONOMIA AFRICANA?

L'Africa è ricca di risorse naturali e del sottosuolo, possiede vasti giacimenti minerari (diamanti, oro, ferro, rame™) ed energetici (petrolio e gas naturale).
Un posto rilevante tra le risorse naturali è rappresentato dalle foreste, che forniscono grandi quantità di legno pregiato. Nel settore agricolo si producono caffè, cacao e cotone.
Nonostante le numerose risorse che l'Africa possiede, gran parte della popolazione vive in estrema povertà, con un'economia di sussistenza.
Instabilità politica, guerre tra diverse etnie e per motivi religiosi, malattie, carestie, siccità, analfabetismo impediscono lo sviluppo.
Anche dove si è cominciato a sfruttare le risorse naturali, la ricchezza resta nelle mani di pochi.
In molti paesi, la pratica della coltura di piantagione, diffusa dai coloni, ostacola il raggiungimento dell'autosufficienza alimentare: i prodotti sono infatti destinati all'esportazione. Il settore industriale è poco sviluppato e molti paesi devono importare prodotti lavorati. I servizi e il terziario, se si escludono il turismo e il commercio in zone limitate, sono scarsi. 
I trasporti in Africa sono piuttosto difficili. 
Non esiste una vera e propria rete ferroviaria e anche le strade asfaltate sono poche. 
In parte i collegamenti avvengono per via fluviale, nei tratti navigabili, ma di primaria importanza è il trasporto aereo che permette effettivamente di collegare in breve tempo città lontane. 

A Miniera di diamanti in Congo. 


Trasporti a Dakar, Senegal.

CHE COSA CARATTERIZZA L'AFRICA MEDITERRANEA?

L'Africa mediterranea si trova tra il Mar Mediterraneo e il Tropico del Cancro. È bagnata a ovest dall'Oceano Atlantico, a est dal Mar Rosso. Il canale di Suez la separa dal continente asiatico e lo Stretto di Gibilterra dall'Europa.
La parte più occidentale di questa regione viene definita Maghreb e comprende Marocco, Algeria, Tunisia e Sahara occidentale. A sud la regione confina con il Sahel.
Il territorio è occupato in gran parte da un basso tavolato desertico. I monti principali si trovano a ovest (catena dell'Atlante). Le limitate pianure si estendono lungo le coste. Il fiume più importante è il Nilo, che forma una valle tra le più fertili e popolose dell'Africa. Ad eccezione delle zone costiere, che presentano un clima mediterraneo, la regione ha un clima desertico. Di giorno la temperatura può superare i 50 °C mentre di notte precipita sotto lo zero. Nel deserto vivono ben 1500 specie di vegetali, tra cui erbe robustissime che sopravvivono nel terreno arido. Vivono nel Sahara anche animali quali sciacalli, iene, gazzelle, dromedari, uccelli e rettili. 
 
Dopo aver dato vita a importanti civiltà come quella egizia, l'Africa mediterranea fu conquistata da fenici e romani. Nel Medioevo gli arabi vi diffusero l'islam.
I paesi europei vi stabilirono proprie colonie: la Francia occupò Algeria, Tunisia e Marocco; l'Italia la Libia (1911-1912); l'Egitto divenne un protettorato inglese. Dopo la seconda guerra mondiale, questi paesi hanno conquistato l'indipendenza.
Nell'Africa mediterranea vivono più di 165 milioni di persone, che abitano soprattutto lungo le coste e nella valle del Nilo. In gran parte si tratta di popoli di etnia araba anche se a ovest vivono popolazioni berbere nomadi come i tuareg. 
In tutta l'area la crescita demografica è piuttosto sostenuta. Sono presenti diversi movimenti migratori verso l'Europa e verso altri paesi arabi. 
La lingua più parlata è l'arabo, mentre la religione più diffusa è l'islam. 
L'economia è stata trasformata dalla scoperta di giacimenti di petrolio e di gas naturale in Algeria, in Libia e in Egitto, ma l'agricoltura resta l'attività maggiormente praticata, soprattutto nelle zone costiere, nella valle del Nilo e nelle oasi dove c'è maggiore disponibilità di acqua. 
Tra le popolazioni nomadi è diffusa la pastorizia, mentre lungo le coste si pratica la pesca. 
L'industria è in gran parte legata alle attività estrattive e di raffinazione del petrolio. Le riserve di idrocarburi hanno alimentato l'esportazione e favorito lo sviluppo dell'industria pesante. Il terziario è in sviluppo soprattutto grazie al turismo nelle rinomate località balneari e nei siti archeologici. Le vie di comunicazione sono sviluppate solo lungo le coste mentre all'interno gli spostamenti sono resi difficili dalla natura desertica del territorio. 
Nonostante le risorse naturali problemi politici e sociali fanno sì che la maggior parte della popolazione viva in povertà.