5 La chimica del carbonio
Un eccessivo arricchimento di anidride carbonica nell’atmosfera risulterebbe dannoso per gli esseri viventi, se non provvedessero le piogge a
impoverirla; il risultato finale di queste trasformazioni è un quantitativo pressoché costante di carbonio. La branca della chimica che studia i
composti del carbonio o composti organici è la chimica organica. Il termine “organica” indica che questi composti provengono da esseri viventi,
organismi, e risale alla prima metà del XIX secolo. Nel 1828 un chimico tedesco, Friedrich Wöhler, scoprì che era possibile preparare in laboratorio
l’urea, una sostanza organica presente nell’urina dei mammiferi partendo da sostanze inorganiche. Da allora sono stati realizzati in laboratorio o in
impianti industriali innumerevoli composti organici, oltre a quelli presenti in natura.
Che cosa ha il carbonio di così speciale da renderlo il costituente fondamentale di tutti i composti organici?
Osserva il modello dell’atomo di carbonio: esso presenta 6 elettroni, di cui 4 nel “guscio” più esterno. Per raggiungere la configurazione stabile può
legarsi facilmente con altri atomi di carbonio o di altri elementi come l’idrogeno, l’ossigeno, l’azoto, il fosforo, lo zolfo, formando catene e anelli
molecolari anche molto complessi. Forma in tal modo un numero enorme di composti che, partecipando a numerosissime reazioni chimiche, sono in grado di
formare un numero veramente elevato di sostanze. I composti del carbonio sono numerosissimi, il loro numero è di gran lunga maggiore del numero dei
composti degli altri elementi. Hanno di solito molecole grandi e complesse, alcune contengono migliaia di atomi; possono essere classificati in gruppi
dalle caratteristiche chimiche simili. Tra i gruppi più importanti, poiché costituiscono e regolano le funzioni degli organismi, ci sono i carboidrati,
i grassi, le proteine, le vitamine e gli acidi nucleici. Un altro gruppo è quello degli idrocarburi, che rivestono grande importanza economica e
industriale. Sono composti del carbonio anche gli alcoli, gli acidi carbossilici, gli alcaloidi e altri ancora. A tutti questi, di origine naturale, si
aggiungono quelli prodotti dall’uomo, le sostanze sintetiche, per gli usi più svariati.