3 Fonti di energia non rinnovabili
3.2 Petrolio
Anche il petrolio era conosciuto nell’antichità; ne erano noti alcuni giacimenti superficiali che venivano utilizzati per alimentare lampade, produrre
medicinali e armi, come il “fuoco greco” che era cosparso sulle frecce o lanciato sulle navi per incendiarle. Il petrolio viene usato su larga scala per
produrre energia, solo dal 1859, quando in Pennsylvania, negli Stati Uniti, si cominciò a estrarlo da pozzi profondi.
Che cos’è il petrolio? Come si è formato?
Il petrolio è un liquido oleoso di colore variabile dal nero al marrone verdastro, costituito da una miscela di idrocarburi. Si trova in alcuni giacimenti situati a profondità diverse nella crosta terrestre; il suo nome significa proprio “olio della roccia”. L’ipotesi più accreditata sulla sua origine afferma che il petrolio derivi dalla degradazione di organismi unicellulari marini, vegetali e animali, rimasti sepolti dai sedimenti centinaia di milioni di anni fa. I giacimenti vengono raggiunti trivellando il terreno ( 16 ) o il fondale marino e il petrolio viene estratto con particolari pompe e inviato nelle raffinerie per mezzo di oleodotti o petroliere ( 17 ).
La ricerca, il trasporto e l’utilizzo del petrolio ha un notevole impatto sull’ambiente; sono noti a tutti i disastri provocati dagli incidenti alle
navi petroliere che hanno riversato enormi quantità di petrolio in mare, creato delle vere e proprie maree nere che hanno distrutto interi ecosistemi (
18 ). La combustione del petrolio nelle centrali termoelettriche, della benzina e del gasolio nei motori dei mezzi di trasporto è la principale
responsabile dell’aumento delle percentuali di CO2 nell’atmosfera.
3.3 Gas naturale
Il principale componente del gas naturale è il metano, un idrocarburo molto semplice, la cui molecola è costituita da un atomo di carbonio e quattro
atomi di idrogeno (CH4). Il metano è incolore e inodore e brucia con una fiamma azzurra; è il gas che arriva comunemente nelle abitazioni.