3 Com’è fatta la materia

L’acqua e l’olio sono due sostanze diverse, cioè due diversi tipi di materia, ognuna con caratteristiche tipiche. Sono sostanze lo zucchero, il sale, il ferro, il vetro...

Che cosa caratterizza le varie sostanze?
Se osservi una goccia d’acqua a occhio nudo e poi ripeti l’osservazione con una lente d’ingrandimento e anche con un microscopio non riuscirai a capire come è fatta internamente. Puoi però immaginare di dividere ogni goccia in gocce sempre più piccole: troveresti ancora la stessa sostanza, l’acqua. Ogni gocciolina è costituita da particelle più piccole, invisibili, dette molecole: ognuna di esse mantiene tutte le caratteristiche della sostanza acqua. Se potessi dividere ancora ciascuna molecola in particelle più piccole non troveresti più acqua ma gli atomi di cui è formata, un atomo di ossigeno e due di idrogeno.
La molecola è la parte più piccola di una sostanza che presenta ancora tutte le proprietà della sostanza stessa. Ogni sostanza è costituita quindi da molecole dello stesso tipo, mentre sostanze diverse sono costituite da molecole diverse. Le molecole, a loro volta, si possono dividere in particelle ancora più piccole, dette atomi. Queste particelle non hanno più le proprietà tipiche della sostanza, ma hanno proprietà specifiche diverse. In natura esistono 92 tipi di atomi che, combinandosi tra loro, danno origine alle molecole delle varie sostanze.

In quali modi si possono combinare gli atomi per formare molecole diverse?
Nei disegni sono illustrati dei modelli di molecole di alcune sostanze; ogni pallina rappresenta un atomo e i colori diversi indicano atomi di tipo diverso.
L’ossigeno, il fosforo, lo zinco hanno molecole formate da atomi dello stesso tipo; l’acqua, l’anidride carbonica, il metano, il cloruro di sodio hanno molecole formate da atomi di tipo diverso.


La molecola di una sostanza può essere costituita da atomi tutti uguali o da atomi di diverso tipo: nel primo caso la sostanza è detta elemento, nel secondo composto. Gli atomi sono indicati con simboli che corrispondono spesso all’iniziale in latino dell’elemento a cui appartengono, seguito a volte, per evitare confusione tra nomi simili, da una vocale o da una consonante. Per esempio: H per idrogeno, dal latino hydrogenium, O per ossigeno, C per carbonio, dal latino carbo, P per fosforo, dal latino phosphorus, Zn per zinco, dal latino zincum, Na per il sodio, dal latino natrium, Cl per il cloro, dal latino clorum.

Come si possono classificare le varie sostanze?
Esamina attentamente la fotografia: il vetro usato per costruire la finestra è una sostanza ottenuta dalla lavorazione di una particolare sabbia ( a ), mentre il legno della sua cornice deriva da una pianta ( b ).
Le sostanze, quindi, possono essere suddivise in base alla loro origine in:
- sostanze organiche, se costituiscono gli esseri viventi, vegetali e animali, o derivano da essi; sono sostanze organiche il legno, lo zucchero, la cellulosa, le proteine, i grassi, ma anche la carta, la lana, il cotone, il petrolio; si considerano organiche anche le sostanze sintetiche, prodotte in laboratorio dall’uomo;
- sostanze inorganiche, se non costituiscono i viventi; sono sostanze inorganiche i minerali e le rocce, i metalli, il vetro.
Le sostanze organiche e quelle inorganiche si differenziano anche per il tipo di atomi di cui sono fatte; mentre le inorganiche sono formate da atomi di qualsiasi elemento, le organiche sono formate essenzialmente da atomi di carbonio, ossigeno, idrogeno e azoto e, in quantità minori, fosforo e zolfo.