Com’è l’immagine riflessa da uno specchio piano?
Osserva l’immagine nello specchio piano. L’immagine sembra trovarsi a una distanza uguale a quella che c’è tra la ragazza e la superficie speculare; essa si forma in una zona posta dietro lo specchio, dove si incontrano i prolungamenti dei raggi riflessi. Un’immagine del genere è detta virtuale, perché non è formata dai raggi luminosi, ma dai loro prolungamenti e non può essere raccolta su uno schermo. Nello specchio l’immagine è diritta, però l’orecchino che la ragazza ha nella mano sinistra, nell’immagine appare nella mano destra: l’immagine riflessa è simmetrica rispetto alla realtà.
L’immagine prodotta da uno specchio piano è dunque virtuale, diritta e simmetrica. La formazione di un’immagine di questo tipo è la conseguenza della
propagazione rettilinea della luce: i raggi che partono da un oggetto arrivano alla superficie dello specchio e vengono riflessi andando a colpire gli
occhi di chi osserva; il cervello però “non crede” al rimbalzo dei raggi luminosi e suppone che i raggi che gli arrivano dallo specchio continuino a
viaggiare in linea retta e si incontrino in un punto situato oltre lo specchio. Il cervello colloca quindi l’immagine dietro lo specchio come se lì vi
fosse davvero l’oggetto osservato (29 ).