2 Che cosa significa fare un'analisi del fenomeno

L’osservazione è la prima operazione da svolgere per analizzare un fenomeno; viene effettuata attraverso i sensi, che permettono di conoscere le qualità dell’oggetto o del fenomeno in esame. Un’analisi di questo tipo viene detta perciò qualitativa.


Quali informazioni si possono ottenere dall’osservazione?
Se vuoi “osservare” un gatto dovrai esaminare con attenzione ogni sua caratteristica, considerandone una alla volta:
- con la vista ne osservi la forma, il colore del pelo, l’aspetto dei suoi organi esterni, il modo di muoversi e gli atteggiamenti;
- con il tatto puoi valutare la superficie del pelo, se è liscio, soffice, ispido, puoi sentire il calore del suo corpo e valutare anche se pesa tanto o poco;
- con l’udito puoi sentire i versi e i rumori che emette;
- con l’olfatto puoi sentirne l’odore.

L’osservazione non si effettua quindi solo con la vista, ma anche con gli altri sensi, che forniscono informazioni altrettanto importanti. I sensi però hanno un limitato raggio d’azione: esistono organismi talmente piccoli e oggetti, come le stelle, talmente lontani da non poter essere percepiti dall’occhio umano. Esistono perciò strumenti di osservazione che servono per potenziare i sensi: lenti, microscopi, cannocchiali, binocoli, telescopi. L’analisi qualitativa è utile per conoscere come è fatto un oggetto o un essere vivente, per raccogliere le prime informazioni sul fenomeno naturale ma da sola non è sufficiente perché non è accompagnata da dati precisi.
Quali sono i limiti dell’analisi qualitativa?
Prova a descrivere la foto che segue. Confronta poi la tua descrizione con quella dei tuoi compagni. Vedete tutti la stessa cosa?
Molto probabilmente non tutte le descrizioni combaciano, perché ognuno di voi ha fatto delle valutazioni soggettive, dovute alle proprie conoscenze e alle proprie esperienze. 
Per ottenere dati precisi su un fenomeno o su un oggetto osservato è necessario fare un’analisi quantitativa, cioè misurare. Misurando gli animali della fotografia, potete rendervi conto, per esempio, che questo è un ingrandimento della realtà di circa 4 volte, ma potrete anche valutare i rapporti dimensionali degli organismi e arrivare magari a capire che quello che a una prima osservazione sembra uno zucchino è in realtà il bocciolo di un fiore, precisamente di una rosa.