Quali caratteristiche ha un miscuglio? Come si possono separare le sostanze che lo compongono?
Osserva l’esperimento in cui si fa un miscuglio tra due sostanze che si possono facilmente trovare in una ferramenta e in un negozio di giardinaggio: il ferro, sotto forma di limatura, e lo zolfo. Le due sostanze hanno caratteristiche tipiche ben definite: il ferro ha colore grigio metallico e se avvicinato a una calamita ne viene attratto ( 10 ); lo zolfo ha un colore giallo intenso e se immerso in acqua galleggia ( 11 ). Se mescoli attentamente il ferro e lo zolfo vedrai formarsi un miscuglio che conserva i colori delle due sostanze, granuli grigi e granuli gialli; se avvicini la calamita al miscuglio, vedi che solo il ferro ne viene attratto ( 12 ), mentre se immergi il miscuglio in acqua ( 13 ) vedi che lo zolfo sale in superficie e il ferro affonda. In tutti e due i casi il ferro e lo zolfo si separano dal miscuglio molto facilmente.
Un miscuglio possiede quindi le caratteristiche delle sostanze componenti; queste infatti, anche se mescolate, mantengono le loro caratteristiche, sono
riconoscibili e si possono separare usando procedimenti fisici. I metodi di separazione delle sostanze di un miscuglio sfruttano le caratteristiche
delle sostanze stesse.