Ogni anno la superficie terrestre viene scossa da più di un milione di terremoti e sismi, cioè da movimenti bruschi e improvvisi della crosta terrestre
che testimoniano l’esistenza di enormi forze interne.
Quali effetti provoca un terremoto?
Molte volte il terremoto genera scosse così violente da distruggere edifici, spaccare strade, creare voragini nel terreno e uccidere persone; nella
maggior parte dei casi però gli effetti del terremoto sono molto lievi e le scosse si possono rilevare solo con l’uso degli appositi strumenti. In
Italia nell’ultimo millennio si sono verificati almeno 30 000 terremoti di cui 200 catastrofici.
Terremoto del 30 ottobre 2016 a Norcia. Non ha fatto vittime ma ha provocato crolli di abitazioni e chiese. I danni al patrimonio artistico sono
incalcolabili.
Terremoto di Haiti (America Centrale) del 12 gennaio 2010. La strada è spaccata in più parti. Le vittime sono 220 000.
A San Bernardino, in California, i terremoti sono frequenti. Il suolo è fratturato e una parte si è abbassata di alcuni metri: a livello della
faglia di San Andreas.
Che cosa origina un terremoto?
Prova a piegare un bastone. All’inizio si deforma. Se però continui a forzarlo, improvvisamente si rompe e percepisci il rilascio di energia che si
manifesta con un tremore. Allo stesso modo le forze interne della Terra spingono e piegano gli strati rocciosi che a un certo punto si rompono in
blocchi, creando una profonda frattura chiamata faglia ( 7 ); l’energia accumulata viene liberata improvvisamente provocando il terremoto. Un terremoto
si può anche verificare quando i due “blocchi” ai lati della faglia si muovono tra loro. I terremoti quindi sono originati dai movimenti e dalle rotture
che si generano tra gli strati rocciosi profondi. Esiste anche un piccolo numero di terremoti di origini diverse, come quelli provocati dall’attività
vulcanica o dal crollo di una massa rocciosa o addirittura terremoti artificiali, provocati dall’uomo in seguito a esplosioni di bombe nucleari o
all’esplosione di petrolio nel sottosuolo.
Dove si libera l’energia del terremoto? Come si trasmette?
Osserva lo schema. Il punto in cui si origina il terremoto è detto ipocentro; è qui che avviene l’improvvisa liberazione di energia. L’ipocentro è
sempre situato all’interno della Terra, a profondità diverse, sul bordo di una faglia. A partire dall’ipocentro si propagano in tutte le direzioni delle
vibrazioni che trasportano energia, le onde sismiche. L’epicentro è il punto situato sulla superficie terrestre al quale arrivano con maggior forza e
velocità le onde sismiche. Si trova sulla perpendicolare condotta dall’ipocentro ed è la zona in cui gli effetti del terremoto sono maggiori.
Allontanandosi dall’epicentro gli effetti sono meno marcati.
Che cosa avviene se l’epicentro è localizzato sul fondale del mare?
Quando l’epicentro di un terremoto si trova sul fondale marino le onde sismiche si propagano nell’acqua e provocano la formazione di un’onda di
maremoto, o tsunami (dal giapponese) ( 8 ). L’onda aumenta in altezza avvicinandosi alla costa e raggiunge anche alcune decine di metri. Giunta a riva,
devasta e distrugge tutto ciò che incontra, comprese le vite umane.