4 La rivoluzione terrestre
Come varia, nell’emisfero boreale, il percorso apparente del Sole nel cielo?
Osserva lo schema: vi è rappresentato il percorso del Sole nei giorni di inizio delle quattro stagioni in una località posta alle latitudini
dell’Italia.
Il Sole sorge esattamente a est e tramonta esattamente a ovest solo il 21 marzo e il 23 settembre. Durante i mesi invernali sorge e tramonta in punti
spostati verso sud e la sua altezza sull’orizzonte diminuisce fino al 22 dicembre, quando “tocca” il punto di mezzogiorno più basso. Durante i mesi
estivi il Sole sorge e tramonta in punti spostati verso nord e la sua altezza sull’orizzonte aumenta fino al 21 giugno, quando “tocca” il punto di
mezzogiorno più alto. Tutti questi fenomeni sono però apparenti: non è il Sole a spostarsi, ma è la Terra che cambia la sua posizione nello spazio
durante l’anno a causa del suo moto intorno al Sole, chiamato rivoluzione.
Come avviene il moto di rivoluzione terrestre?
Il moto di rivoluzione avviene in senso antiorario, su un’orbita chiamata eclittica, a forma di ellisse. L’ellisse è una curva chiusa, simile a una
circonferenza un po’ schiacciata; si ottiene congiungendo tra loro tutti i punti le cui distanze da due punti fissi, detti fuochi, hanno somma costante
(16). Il Sole occupa uno di questi fuochi. Il punto dell’orbita terrestre più vicino al Sole è detto perielio e il punto più lontano dal Sole è detto
afelio ( 17 ). Il tempo impiegato dalla Terra a compiere una intera rivoluzione è di 365 giorni, 5 ore, 48 minuti e 46 secondi ed è chiamato anno
solare.
Quali sono le conseguenze della rivoluzione terrestre?
Un’altra caratteristica del moto di rivoluzione è che l’asse terrestre è inclinato di 66° 30’ rispetto al piano dell’orbita e che mantiene costante tale
inclinazione durante tutta l’orbita (18). Questo fa sì che i raggi del Sole arrivino sulla Terra nel corso di un anno con diverse inclinazioni. Ciò
determina l’alternarsi delle quattro stagioni astronomiche: primavera, estate, autunno e inverno, periodi di circa tre mesi in cui cambiano le
condizioni climatiche naturali e nei quali la durata del dì e della notte è diversa. Osserva nel disegno le posizioni in cui la Terra si trova nel
giorno di inizio di ciascuna delle quattro stagioni.
Da che cosa dipende il diverso riscaldamento della superficie della Terra durante le stagioni?
Sai per esperienza che durante le quattro stagioni non cambia solo il numero delle ore di luce e di oscurità, ma anche la temperatura: l’estate è di
solito contraddistinta da alte temperature, l’inverno da basse temperature. Ora puoi mettere in relazione questo fenomeno con la diversa inclinazione
con cui i raggi del Sole giungono sulla Terra. Nel disegno è illustrata la posizione della Terra il 21 giugno: i raggi del Sole arrivano poco inclinati
nell’emisfero boreale e si distribuiscono perciò in una zona poco estesa, riscaldandola intensamente. Nello stesso momento, nell’emisfero australe i
raggi solari arrivano più obliqui, si distribuiscono su una zona maggiore determinando un riscaldamento minore. Il diverso riscaldamento della Terra
dunque non dipende tanto dalla distanza Terra-Sole, ma piuttosto dall’inclinazione dell’asse. Ovviamente il riscaldamento della superficie terrestre
dipende anche dalla quantità di ore di luce che, come sai, dipende a sua volta di nuovo dall’inclinazione dell’asse.