Come “lavora” una stazione meteo?
Le principali osservazioni meteo sono vere e proprie misurazioni effettuate con gli appositi strumenti. Si rilevano: la pressione, con il barometro; la temperatura, con il termometro; l’umidità, con l’igrometro; le caratteristiche dei venti, con l’anemometro e la banderuola; le precipitazioni, con il pluviometro; la nuvolosità. Tutti i dati raccolti sono elaborati attraverso computer e vengono costruite le carte meteorologiche, su cui si individuano le aree della Terra nelle quali si sono instaurate l’alta e la bassa pressione. La conoscenza di tali aree è fondamentale sia per lo studio del clima, sia per le previsioni del tempo: in un’area di alta pressione, di solito, il tempo si mantiene sereno e soleggiato mentre in un’area di bassa pressione possono entrare e scontrarsi masse d’aria che generano “brutto tempo”, cioè delle perturbazioni.Come si prevede l’arrivo di una perturbazione atmosferica?
Nella carta meteorologica (31 ) puoi identificare delle linee azzurre con dei triangolini e delle linee rosse con dei semicerchi: indicano rispettivamente la parte più avanzata di una massa di aria fredda e di una massa di aria calda; sono detti fronti. Conoscere la posizione dei fronti e la loro velocità consente ai meteorologi di prevedere, con opportuni calcoli, dove e quando i fronti si scontreranno e si verificheranno pioggia, neve o grandine.
Le previsioni del tempo vengono raccolte sulle carte sinottiche (32), dove sono rappresentati con simboli convenzionali i vari fenomeni meteorologici
previsti. Sulle stesse cartine sono indicati anche i venti e i moti ondosi del mare.