3 I caratteri tipici

Gli scienziati che si sono occupati di classificare i viventi hanno usato un preciso criterio per formare i vari gruppi. Il criterio è quello dei caratteri tipici, cioè di quelle caratteristiche esterne e interne di organi e apparati possedute solo da un particolare gruppo di viventi.


Quali sono i caratteri tipici degli animali?
Nella tabella puoi leggere una serie di caratteristiche di alcuni animali; naturalmente non si possono considerare “caratteri tipici” quelli presenti in tutti e sei gli animali, come “avere gli occhi” o “avere la bocca”. Le altre caratteristiche sono invece i caratteri tipici che indicano il grado di parentela e guidano nella classificazione. È possibile infatti fare subito due gruppi, distinguendo gli animali con lo scheletro interno (vertebrati) da quelli con lo scheletro esterno (invertebrati), poi all’interno del gruppo con scheletro interno puoi mettere insieme la volpe e il topo perché hanno peli sul corpo (mammiferi) e la cinciallegra e il piccione perché hanno le penne e le piume (uccelli).


La classificazione dei sei animali può infine essere visualizzata con il linguaggio degli insiemi, come nel diagramma che segue. L’esempio analizzato è molto semplice ma il metodo utilizzato è simile a quello degli studiosi di sistematica: i caratteri tipici comuni permettono di attribuire allo stesso gruppo più elementi, caratteri tipici diversi distinguono tra loro i gruppi.
Tra le caratteristiche tipiche degli animali c’è la presenza o meno dello scheletro interno, carattere che si può evidenziare solo esaminando il corpo internamente. Spesso, infatti, l’aspetto esteriore può indurre a fare raggruppamenti sbagliati: balene e delfini vengono spesso scambiati per pesci, mentre appartengono alla classe dei mammiferi; lo stesso vale per i pipistrelli che spesso sono creduti uccelli.

Perché balene, delfini e pipistrelli sono mammiferi?
Balene, delfini e pesci, poiché vivono nello stesso ambiente acquatico hanno un aspetto esterno molto simile. Se però si analizza, ad esempio, l’interno dei loro arti ci si accorge delle differenze: l’arto anteriore del delfino ( 9 ) è formato dalle stesse ossa che formano l’arto di un mammifero ed è molto meno simile alla pinna di un pesce (10). La stessa cosa vale per gli altri organi e apparati.


Il pipistrello è un mammifero adatto al volo come gli uccelli: se si osservano dall’interno i suoi arti anteriori ( 11 ) e si confrontano con le ali di un uccello ( 12), ci si rende conto che hanno struttura diversa. Nel pipistrello gli arti anteriori sono costituiti da pelle tesa tra le ossa delle lunghe dita, mentre negli uccelli le ali sono costituite dalle ossa del braccio e dell’avambraccio, oltre che dalle dita. Le pinne dei mammiferi acquatici e quelle dei pesci, le ali del pipistrello e quelle degli uccelli sono esempi di organi analoghi: hanno la stessa forma esterna e la stessa funzione ma struttura interna diversa poiché appartengono ad animali molto diversi tra loro. Le somiglianze esterne sono adattamenti all’ambiente. La pinna dei mammiferi acquatici e l’ala del pipistrello sono invece organi omologhi: hanno forma esterna e funzione diversa ma presentano la stessa struttura interna perché hanno origine comune e appartengono ad animali molto “imparentati” tra loro. Gli organi omologhi indicano quindi i legami di parentela e sono utili per la classificazione.

Quali sono i caratteri tipici dei vegetali?
Anche le piante vengono classificate utilizzando i caratteri tipici. Come vedi dalla tabella, “avere la clorofilla ” non è un carattere tipico per la classificazione dei vegetali, infatti è molto diffuso. Tutti gli altri caratteri invece sono tipici. È possibile così suddividere i sei vegetali in tabella in due gruppi ben distinguibili: “piante con radici, fusto e foglie” e “piante senza radici, fusto e foglie”, come la lattuga di mare che è un’alga. Poi è possibile dividere le piante del primo gruppo in “piante che producono semi” e “piante senza semi”, come il polipodio, che è una felce. All’interno delle “piante che producono semi” è infine possibile distinguere le “piante con pigne” dalle “piante con fiori e frutti”. La classificazione può essere visualizzata con il linguaggio degli insiemi.