UNITÀ 7 - Ambiente e comportamento

FLIPPED Classroom

Osserva attentamente su YouTube il video sui macachi giapponesi Japanese Snow Monkeys, Jiokudami. Scrivi sul tuo quaderno quanti e quali tipi di comportamenti diversi delle scimmie riesci a identificare, confrontati poi con i tuoi compagni. Chi è il vincitore?


Compito di realtà

Siamo diversi

Nel regno animale molte specie presentano un’evidente differenza tra maschio e femmina (dimorfismo sessuale). Cerca immagini che rappresentino tale dimorfismo. Nell’uomo esiste questa differenza? Guarda due bambini: se non avessero i capelli lunghi o corti con nastri o mollette, la gonna o i pantaloni, riusciresti a distinguere il loro sesso?

1 Il comportamento degli animali è una risposta all’ambiente

Ogni specie animale si differenzia da un’altra per una serie di caratteristiche fisiche ma anche per il comportamento.

Che cos’è il comportamento?
Durante la bella stagione, quando il cibo abbonda, lo scoiattolo mette da parte una provvista di nocciole per poterle utilizzare quando il cibo in inverno scarseggerà. Per fare ciò scava un buco nel terreno ( 1 ), mette le nocciole all’interno ( 2 ), ricopre il buco con il terreno ( 3 ) e spiana il terreno ( 4 ). La sequenza di comportamenti è la risposta alla necessità di nutrirsi in modo costante, anche durante l’inverno.


Per sopravvivere, gli animali devono dunque risolvere problemi fondamentali come nutrirsi, trovare un riparo, difendersi dagli aggressori, conquistare un partner per riprodursi, comunicare con gli altri. Il comportamento è il modo in cui l’animale agisce in risposta alle esigenze vitali sotto la spinta degli stimoli che provengono dall’ambiente, come i cambiamenti di temperatura e di luce, i colori, i suoni, gli odori. La scienza che studia il comportamento degli animali è l’etologia, una scienza relativamente recente, divenuta famosa solo intorno al 1950 grazie alle pubblicazioni di Konrad Lorenz. Egli è considerato il padre della moderna etologia per il suo innovativo metodo di studio, basato sull’osservazione degli animali in libertà nell’ambiente naturale ( 5 ). Insieme a Lorenz, altri importanti scienziati, come Niko Tinbergen e Karl von Frisch, hanno legato il loro nome all’etologia. In sintonia con le idee di Charles Darwin, cercarono le analogie di comportamento in specie simili, divenendo convinti osservatori dell’evoluzione del comportamento.

1.1 Stimoli chiave

Tra tutti gli stimoli esterni che vengono percepiti dagli organi di senso, solo alcuni ricevono una risposta comportamentale precisa. Essi vengono chiamati stimoli chiave perché riescono a provocare un comportamento ben definito, proprio come una chiave infilata nella serratura riesce ad aprire la porta. Gli stimoli chiave possono essere di diverso tipo: odori, colori, forme, suoni, sostanze chimiche.

Quali sono considerati stimoli chiave?

Il comportamento aggressivo tra maschi di pettirosso durante il periodo dell’accoppiamento è scatenato da uno stimolo di tipo visivo: il colore rosso del petto. Gli etologi lo hanno dimostrato sperimentalmente facendo vedere al pettirosso, contemporaneamente, un suo simile impagliato, senza la macchia rossa, e un panno rosso: l’animale si scaglia contro il panno rosso, ignorando del tutto il suo simile ( 6 ).
I piccoli di gabbiano reale spingono uno dei due genitori a nutrirli con cibo rigurgitato, colpendogli insistentemente il becco con il proprio. Gli etologi hanno messo in relazione tale comportamento con la forma del becco del genitore e con la presenza di una macchia rossa ( 7 ): dopo aver presentato ai piccoli di gabbiano diversi modelli di becco con o senza macchia, conclusero che lo stimolo chiave era rappresentato da un becco sottile e giallo con macchia rossa. Mettendo davanti ai piccoli un ferro da calza bianco con bande rosse, osservarono che questo produceva il comportamento di beccata con maggior successo del becco naturale. Il ferro da calza, molto sottile, con una forma al di là della norma e con bande di colore contrastante, aveva stimolato ancora di più i piccoli. Stimoli di questo tipo si chiamano stimoli supernormali.
In molte specie di uccelli la vista del becco spalancato dei piccoli stimola i genitori a nutrirli ( 8 ). Il cuculo deposita le sue uova nel nido di uccelli di specie diversa, i suoi piccoli hanno la testa più grande degli altri e spalancano ancor di più il becco per richiedere nutrimento ai loro “genitori adottivi”. Questi, stimolati dal segnale supernormale, ignorano i loro veri figli per nutrire il piccolo del cuculo.


HAI CAPITO CHE...

Gli stimoli che provocano un comportamento preciso sono detti stimoli chiave.