5 Vivere in società

Le specie che vivono in gruppo sono numerose. Vivere insieme ad animali della stessa specie deve essere in qualche modo più vantaggioso che vivere isolati.

Quali sono i vantaggi della vita in gruppo?
I pesci di piccole dimensioni vivendo in branchi aumentano le loro possibilità di difesa perché i predatori vengono disorientati dai gruppi numerosi e preferiscono attaccare prede isolate (43). I pinguini vivono in colonie; solo così riescono a resistere alle condizioni ambientali difficili: essi infatti, stringendosi l’un l’altro sopportano meglio il freddo (44). Le iene riunite in branco moltiplicano le loro capacità di caccia (45). Le formiche vivono in società e presentano, all’interno del loro gruppo, diverse caratteristiche fisiche che permettono una divisione dei compiti: alcune difendono il formicaio, altre raccolgono il cibo (46 ). Dividersi i compiti è vantaggioso perché ogni mansione necessaria alla sopravvivenza è svolta da individui adatti a quella certa mansione.

Che cosa s’intende per società animale?
I banchi di pesci, i branchi di iene, le colonie di pinguini ma anche gli stormi di uccelli sono organizzazioni sociali temporanee: i vari individui non presentano differenze e divisioni di compiti e spesso sembrano compiere tutti contemporaneamente la stessa azione, con movimenti coordinati e simultanei. È come se ogni individuo non potesse fare a meno di partecipare al comportamento del gruppo, imitandosi l’un l’altro (47). Un altro tipo di associazione si ha quando più famiglie si riuniscono durante il periodo riproduttivo e formano aggregati di famiglie: nei cervi ogni femmina vigila sulla sua prole ma estende la sua azione di difesa sui piccoli di tutto il gruppo (48). Una società è invece un gruppo di animali che, oltre a stare insieme, presenta un comportamento diverso da quello che ogni singolo animale presenterebbe se fosse isolato. Questo comportamento, detto sociale, dovrà obbedire a determinate regole che variano da specie a specie.

Quali sono le regole del comportamento sociale?
Analizza il caso della società delle api (49) e quello dei polli (50).
- In un alveare le api presentano caratteristiche fisiche molto diverse tra loro. Le operaie ( a ) sono in grado di svolgere svariati compiti, dalla costruzione dell’alveare alla raccolta del polline, alla cura delle larve, ma sono incapaci di riprodursi. I maschi, o fuchi ( b ), hanno la funzione di fecondare la regina. La regina ( c ), più grande delle operaie, è dotata di apparato riproduttore e la sua unica mansione è quella di accoppiarsi e deporre le uova. Esistono perciò delle vere e proprie caste: il ruolo di un individuo appartenente a una casta è determinato sin dalla nascita e non può cambiare. Un’ape operaia non potrà mai diventare regina.

- In un pollaio non esistono differenze fisiche tra i vari individui eccetto quelle tra maschi e femmine, ma si può osservare che c’è sempre una gallina che mangia per prima e che mostra comportamenti di minaccia verso gli altri. Esistono perciò delle gerarchie che sono stabilite da combattimenti per la supremazia. Nello schema seguente puoi osservare i risultati di tali combattimenti: le punte delle frecce indicano la gallina che è stata sconfitta e l’ordine gerarchico è indicato dalle lettere dell’alfabeto greco. Naturalmente la gallina “prima in gerarchia” è quella indicata con “􀁟”, perché ha vinto tutti i combattimenti.



I due modi di vivere insieme sono quindi molto diversi: 
- nelle società in cui le regole sono dettate dalle differenze fisiche, ogni animale è altamente specializzato in un determinato ruolo per tutta la vita, c’è un’organizzazione rigida dei compiti tra i vari componenti: si definiscono società chiuse; 
- nelle società organizzate in gerarchie esiste un individuo dominante che ha precedenza nel cibarsi su tutti gli altri e molti più diritti. L’ordine gerarchico si forma attraverso lotte che si concludono con la sottomissione del perdente e dura sino a quando non subentrano cambiamenti nell’ambiente o nel gruppo stesso. Il cambiamento dell’ordine gerarchico permette alla società di adattarsi a situazioni nuove: si parla allora di società aperte.