Come si nutrono i funghi?
I funghi si nutrono per assorbimento di sostanze nutritive presenti nell’ambiente e presentano adattamenti diversi. Osserva le tre specie di funghi:
- Il fungo responsabile del carbone del mais, Ustilago maydis, penetra all’interno della pianta, ne invade i tessuti per assorbirne i nutrimenti e
crea delle masse di polvere nera sulle pannocchie. La polvere nera è costituita dalle spore del fungo (38).
- Gli orecchioni, Pleurotus ostreatus, sono funghi che crescono nel fusto di alberi morti. Si cibano delle sostanze organiche di cui è fatto l’albero
e le trasformano in sostanze inorganiche come acqua, anidride carbonica e sali minerali (39).
- Il porcino, Boletus edulis, si trova spesso in prossimità di una quercia o di un castagno. Riceve dalle radici di questi alberi le sostanze prodotte
dalle foglie durante la fotosintesi (zuccheri) e cede acqua e importanti sali minerali, tra cui il fosforo (40).
In base agli adattamenti usati per nutrirsi, i funghi possono quindi essere:
- parassiti, se vivono a spese di altri organismi, attaccandoli e danneggiandoli per ricavarne nutrimento;
- saprofiti, se si nutrono decomponendo organismi morti. Sono considerati, insieme ai batteri, gli “spazzini della natura” perché trasformano in utile
humus le carcasse animali o vegetali. Possono svilupparsi su legno morto, escrementi, resti animali, foglie morte;
- simbionti, se instaurano uno scambio di sostanze nutritive con vegetali, in particolare con alberi; le loro ife entrano in contatto con le radici
della pianta, le circondano e talvolta penetrano al loro interno formando la micorriza (“fungo e radice”). È stato dimostrato che le piante micorizzate
crescono più velocemente e sono più resistenti alle malattie, perciò la micorriza rappresenta una “strategia” vincente per la sopravvivenza.