Guarda su YouTube il video Our Story in 1 Minute - melodysheep. Scrivi sul quaderno: a) quale ambiente ha permesso la nascita della vita sulla
Terra e come essa si è sviluppata; b) quali organismi hanno conquistato un nuovo ambiente e come si sono evoluti; c) quale evento ha causato
un’estinzione di massa e quali organismi, da allora, dominano le terre emerse. L’ultima parte del video mostra l’“evoluzione” dell’uomo: pensi sia
un’evoluzione biologica o culturale della nostra specie? Perché?
Compito di realtà
Realizza un diorama
Realizza un diorama (ricostruzione 3D in scala ridotta di ambienti e scene di vario genere), utilizzando materiale di recupero, di un periodo
geologico a tua scelta. Decidi con i tuoi compagni se rappresentare un ambiente terrestre o marino in cui compaiano le specie più rappresentative.
1 La comparsa della vita
La Terra si è formata insieme agli altri pianeti del Sistema Solare circa 4,6 miliardi di anni fa ma, secondo la maggior parte degli scienziati, le prime
forme di vita vi sono comparse solo circa un miliardo di anni dopo.
Quali condizioni ambientali favorirono 3,5 miliardi di anni fa la nascita dei primi organismi?
Dopo la sua formazione, la Terra era un globo incandescente costituito da un miscuglio di elementi fusi ad altissime temperature e continuamente
bombardato da una pioggia di meteoriti. Circa 4500 milioni di anni (Ma) fa cominciò a formarsi intorno alla Terra un’atmosfera primitiva. Questa doveva
essere costituita da una miscela di gas molto diversa da quella attuale, con una gran quantità di vapore acqueo (H2O), anidride carbonica (CO2), metano
(CH4), composti dell’azoto, come l’ammoniaca (NH3), e idrogeno (H2). Di certo non vi era ossigeno libero (O2) ( 1 ).
Quando la temperatura della parte più superficiale della Terra scese al di sotto dei 1000 °C, si formò la prima crosta solida. Un ulteriore
raffreddamento fece condensare il vapore acqueo atmosferico che cadde sotto forma di pioggia e formò gli oceani primitivi ( 2 ). Probabilmente
nell’atmosfera, a causa dell’energia fornita dalle scariche elettriche dei fulmini e delle radiazioni ultraviolette, i vari gas poterono reagire tra
loro dando origine a molecole organiche come gli amminoacidi, gli acidi grassi, le basi azotate. Tali sostanze venivano trascinate negli oceani dalle
piogge, dando origine a una specie di brodo caldo chiamato brodo primordiale ( a ). Per milioni di anni le molecole organiche si unirono in vario modo
formando composti organici complessi, come le proteine, i lipidi, gli zuccheri, gli acidi nucleici ( b ).
Le molecole dei lipidi si unirono dando origine a sottili pellicole che, avvolgendosi su se stesse, imprigionarono altre molecole. Si formarono delle
microsfere che cominciarono ad accrescersi e a dividersi in microsfere figlie ( c ). Quando le microsfere ospitarono al loro interno gli acidi nucleici
si formò la prima vera cellula capace di riprodursi. Secondo questa ipotesi, la vita si sarebbe quindi sviluppata circa 3500 milioni di anni fa, dopo un
lungo processo di evoluzione molecolare che ha trasformato la materia inorganica in materia organica e ha portato alla comparsa delle cellule
primordiali. In base a studi recenti sui geni degli unicellulari più semplici, gli scienziati hanno individuato le caratteristiche che doveva possedere
l’organismo progenitore di tutti i viventi. Tale organismo, ancora sconosciuto, è stato chiamato L.U.C.A., dall’inglese Last Unknown Common Ancestor.
Che tipo di cellula era quella dei primi esseri viventi? Era eterotrofa o autotrofa?
Osserva il grafico che rappresenta l’evoluzione di alcuni gas atmosferici nel tempo.
Poiché l’atmosfera primitiva era molto diversa da quella attuale, ricca di anidride carbonica e priva di ossigeno, i primi organismi dovevano essere
molto simili ai batteri attuali, unicellulari procarioti, cioè privi di nucleo, ed eterotrofi, cioè non fotosintetici. Probabilmente essi utilizzavano
come fonte di energia le sostanze organiche del brodo primordiale. Quando il nutrimento nell’acqua cominciò a scarseggiare, si svilupparono degli
unicellulari che potevano utilizzare la luce del Sole per fare la fotosintesi, i cianobatteri, conosciuti anche come alghe azzurre, primi organismi
autotrofi ( 3 ). I cianobatteri cambiarono radicalmente l’atmosfera terrestre immettendovi grandi quantità di ossigeno e aprendo la via a molte
possibilità di vita. La presenza di ossigeno nell’atmosfera fu la causa di una importante tappa evolutiva: la comparsa di batteri capaci di respirare,
cioè di utilizzare l’ossigeno per bruciare le sostanze organiche e procurarsi energia. Secondo le più recenti ipotesi, circa un miliardo di anni fa tali
batteri furono inglobati nella cellula di altri procarioti e stabilirono con essi un rapporto di simbiosi. Il vantaggio di avere all’interno della
cellula dei veri e propri produttori di energia fu grande: i nuovi organismi diedero origine ai primi eucarioti, unicellulari dotati di organelli nel
citoplasma e di nucleo capace di dividersi per mitosi ( 4 ).
per saperne di più
Prove fossili sulle prime tappe della vita
I paleontologi hanno ricercato le prove fossili della comparsa dei primi organismi nelle rocce più antiche di diverse regioni della Terra. Confrontale con
gli organismi attuali. In Australia sono stati trovati dei fossili molto strani, datati 3500 milioni di anni fa: le stromatoliti ( 1 ). Attraverso il
confronto con formazioni marine attuali ( 2 ), si è scoperto che sono depositi calcarei costruiti da cianobatteri. In Sud Africa, nella formazione
rocciosa di Fig Tree, risalente al Precambriano, 3100 milioni di anni fa, sono state trovate strutture a bastoncello ( 3 ) simili agli archei, batteri
attuali ( 4 ).