6 L’ominazione

La famiglia degli ominidi comprende l’uomo moderno, della specie Homo sapiens, e le specie fossili con caratteristiche umane esistite nel passato. Il processo evolutivo che, a partire dagli ominidi primitivi, ha portato all’uomo moderno è detto ominazione.


Quali sono le tappe dell’ominazione?
Circa 3,5 milioni di anni fa, in Africa il clima cambiò profondamente a causa della frattura tettonica della Rift Valley: a est di questa diminuì la piovosità, si ridussero le foreste tropicali e comparve la savana. Gli scienziati pensano che tale ambiente, povero di alberi, abbia favorito l’evoluzione dei primi ominidi. Essi erano infatti capaci di camminare e correre appoggiandosi solo sugli arti inferiori e potevano spostarsi velocemente nella savana, che presenta pochi ripari. Il passaggio dall’andatura quadrupede all’andatura bipede e la stazione eretta (colonna vertebrale verticale) ha determinato tutta una serie di cambiamenti fisici e psichici che hanno permesso agli ominidi di controllare meglio il nuovo ambiente.

Osserva lo schema in basso.
Camminando su due piedi gli arti superiori possono essere usati per scopi diversi dallo spostamento del corpo: ad esempio, si possono usare le mani per costruire oggetti e modificare l’ambiente. Con le mani gli ominidi possono anche spezzettare il cibo per portarlo alla bocca, perciò denti lunghi e aguzzi non sono più adatti: la dentatura si riduce in dimensioni, la mandibola si accorcia e la faccia si appiattisce. Queste ultime modificazioni sono state determinate anche dal passaggio da una dieta vegetariana, tipica delle scimmie della foresta, a una dieta onnivora offerta da un ambiente come la savana. Contemporaneamente all’evoluzione della mano, si è avuta l’evoluzione degli occhi, che si adattano alla visione a colori e alla visione tridimensionale e in rilievo, con conseguente possibilità di valutare le distanze: gli occhi diventano gli organi più importanti per ricevere informazioni dall’ambiente esterno. Lo sviluppo della mano e degli occhi è strettamente collegato all’uso del cervello: i centri visivi presenti nell’encefalo aumentano di dimensioni e il cranio si accresce per poter contenere un cervello sempre più grande e perfezionato. Con lo sviluppo del cervello si è avuta una maggiore intelligenza che ha permesso anche un’evoluzione culturale.