6 L’ominazione
Camminando su due piedi gli arti superiori possono essere usati per scopi diversi dallo spostamento del corpo: ad esempio, si possono usare le mani per
costruire oggetti e modificare l’ambiente. Con le mani gli ominidi possono anche spezzettare il cibo per portarlo alla bocca, perciò denti lunghi e
aguzzi non sono più adatti: la dentatura si riduce in dimensioni, la mandibola si accorcia e la faccia si appiattisce. Queste ultime modificazioni sono
state determinate anche dal passaggio da una dieta vegetariana, tipica delle scimmie della foresta, a una dieta onnivora offerta da un ambiente come la
savana. Contemporaneamente all’evoluzione della mano, si è avuta l’evoluzione degli occhi, che si adattano alla visione a colori e alla visione
tridimensionale e in rilievo, con conseguente possibilità di valutare le distanze: gli occhi diventano gli organi più importanti per ricevere
informazioni dall’ambiente esterno. Lo sviluppo della mano e degli occhi è strettamente collegato all’uso del cervello: i centri visivi presenti
nell’encefalo aumentano di dimensioni e il cranio si accresce per poter contenere un cervello sempre più grande e perfezionato. Con lo sviluppo del
cervello si è avuta una maggiore intelligenza che ha permesso anche un’evoluzione culturale.