Gli animali che vedi nelle fotografie vivono in ambiente terrestre e sono stati ritratti nel momento dell’accoppiamento.
Nella maggior parte delle specie animali terrestri la fecondazione è interna: le uova rimangono nell’apparato riproduttore femminile per essere
fecondate dagli spermatozoi durante l’accoppiamento. La fecondazione interna offre dei sicuri vantaggi: i gameti e lo zigote sono infatti protetti
all’interno dell’organismo femminile e le probabilità che possa svilupparsi un nuovo individuo sono maggiori.
Come sono le uova degli animali terrestri?
Negli invertebrati terrestri, dopo la fecondazione, le uova vengono deposte in gran numero in luoghi riparati: sulle foglie, nel terreno, raggruppate in
ammassi cotonosi e gelatinosi ( 9 ). Tra i vertebrati, rettili e uccelli depongono uova rivestite da membrane che impediscono l’evaporazione dell’acqua
contenuta internamente, o protette da un guscio calcareo che si forma dopo la fecondazione ( 10). In esse sono contenute delle sostanze che permettono
all’embrione di nutrirsi sino alla schiusa ( 11 ). Il numero di uova prodotte è relativamente piccolo. Lo sviluppo dell’embrione avviene all’esterno del
corpo materno, nelle uova depositate nell’ambiente. Rettili e uccelli sono perciò ovipari. Il periodo che va dalla deposizione alla schiusa delle uova è
detto incubazione e varia da specie a specie.
Tranne rare eccezioni, le uova dei mammiferi sono microscopiche e senza guscio, perché lo sviluppo dell’embrione avviene all’interno del corpo materno,
in un organo chiamato utero: sono perciò vivipari. Nelle femmine dei mammiferi placentati ( 12 ), nell’utero si forma la placenta, una membrana ricca di
vasi sanguigni che permette lo scambio di sostanze nutritizie e di rifiuto tra madre ed embrione. I piccoli vengono partoriti perfettamente formati dopo
un periodo detto gestazione. Nei mammiferi marsupiali i piccoli nascono immaturi e completano il loro sviluppo in una particolare “tasca”, il marsupio (
13 ). I mammiferi monotremi, come l’ornitorinco e l’echidna ( 14), sono invece ovipari. In tutti i mammiferi esistono le cure parentali: i piccoli
vengono allattati dalla madre, che presenta ghiandole mammarie per la produzione del latte.
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Com’è fatto l’uovo di gallina?
Il guscio ( 1 ) è l’involucro esterno dell’uovo, formato da sostanza calcarea; poiché è porosa permette gli scambi gassosi, indispensabili per la
sopravvivenza dell’embrione.
La membrana testacea ( 2 ) è una pellicina bianca aderente al guscio, tranne nella parte più schiacciata, dove forma la camera d’aria ( 3 ), tanto più
grande quanto più l’uovo è vecchio.
L’albume ( 4 ) è la sostanza trasparente e vischiosa chiamata comunemente “bianco dell’uovo”; è ricco di sostanze nutritive.
Il tuorlo ( 5 ) è di colore giallo-arancio, è avvolto dalla membrana vitellina ( 6 ) e tenuto sospeso al centro dell’uovo da due cordoni detti calaze
( 7 ). Il tuorlo è ricco di sostanze nutritive.
Se l’uovo è stato fecondato, sulla superficie del tuorlo puoi vedere una piccola macchia, la cicatricola ( 8 ), che è l’embrione da cui avrà origine
il pulcino.
Gli ovovivipari
La vipera è un rettile che deposita le sue uova nell’ambiente solo quando lo sviluppo degli embrioni è completato. Nel momento della deposizione le uova
si rompono e ne escono i piccoli perfettamente formati. Gli animali che hanno questo tipo di sviluppo embrionale sono detti ovovivipari.