IdR Educatori in ricerca Elisabetta Serra Insegnante, psicologa e psicoterapeuta I traumi nascosti post-pandemia mente manifestare e che possono essere stati scatenati o aumentati dal vissuto della pandemia. Come individuarli e gestirli nei nostri bambini. «Tratti ansiosi Abbiamo vissuto e stiamo ancora vivendo un periodo particolare della nostra storia derivante dal vissuto della pandemia da Covid-19, che ha cambiato in poco tempo le nostre vite, le nostre abitudini e anche il nostro modo di lavorare nel mondo della scuola. Tuttavia, per quanto mi è sembrato di osservare, non sempre si guardano le problematiche, le difficoltà, i «traumi dei nostri bambini alla luce di questo vissuto. Per dirlo in altre parole, spesso nel considerare le difficoltà che mostrano i bambini a scuola non sempre il vissuto della pandemia viene considerato come variabile importante che può averli provocati, e tutto ciò che ad esso è stato correlato. Non si può, invece, in questo periodo prescindere dal vissuto pandemico come elemento traumatico che ha condizionato la vita di ciascuna persona, tanto più dei bambini e dei ragazzi. Chiaramente non è compito degli insegnanti «fare diagnosi su possibili disturbi psicologici, ma senz altro viene loro richiesto di osservare, comprendere e farsi carico delle difficoltà comportamentali, emotive ed esistenziali che i bambini manifestano nell ambito scolastico. Passiamo ora a vedere quali sono i «traumi nascosti che i nostri bambini potrebbero più comune- L Ora di Religione 06_07_Educatori in ricerca_2_NOV.indd 12 6 In un indagine effettuata dopo alcuni mesi dall inizio della pandemia si è rilevato che «nei bambini al di sotto dei 6 anni i disturbi più frequenti sono stati l aumento dell irritabilità, disturbi del sonno e disturbi d ansia (inquietudine, ansia da separazione) (AA.VV., 2020, 2). Per quanto riguarda gli aspetti ansiosi i bambini e i ragazzi sono stati i maggiormente colpiti, perché soggetti con minori difese cognitive che si sono trovati a dover vivere situazioni di stress e di paura per un fenomeno sconosciuto e inatteso. I nostri bambini possono risultare più preoccupati, più timorosi, anche e soprattutto relativamente a problematiche riguardanti la salute, più intimoriti dalle cose nuove o dalle notizie di ulteriori grandi cambiamenti (come è accaduto per l inizio della guerra in Ucraina). Che cosa possiamo fare noi insegnanti rispetto a questi livelli di paura più elevati? Prima di tutto possiamo ripristinare il più possibile le routine e le prassi scolastiche normali, che sono un «contenitore sicuro, che sa di normalità, entro cui i bambini possono ritrovare un po di sicurezza e di prevedibilità. Inoltre, la scuola può essere il luogo privilegiato per parlare di queste paure e ansie, per condividerle, senza banalizzarle, ma cercando di farle rientrare il più possibile in un contesto di normalità. Novembre 2022 13/09/2022 11:47:53