a zi Raccontare per crescere n fa In Bruno Ferrero Salesiano appassionato di storytelling per l educazione L eremita Una storia sul rapporto con la natura, il prossimo, Dio e se stessi. IL RACCONTO Ai piedi di un monte viveva un tempo un eremita che trascorreva le sue giornate in solitudine e in preghiera. Con dura fatica, trasportava l acqua dalla sorgente ai piccoli spiazzi erbosi per dissetare le piante inaridite dal sole e per coltivare il terreno e trarne il cibo. Ma nella sua fatica non pensava soltanto a sé. Procurava l acqua anche alle aquile e agli altri animali che, per timore dei cacciatori, non potevano scendere a valle a dissetarsi. Passarono gli anni e l eremita era ormai vecchio. Un giorno gli accadde di incontrare ai margini del bosco un corteo di armati e di popolani: conducevano un uomo in prigione. «Ben gli sta. Ha quel che merita! , pensò l eremita. Quella sera, però, il suo animo non era tranquillo. Sentiva intorno le parole di Gesù: «Siate misericordiosi come è misericordioso il Padre vostro che è nei cieli . Tornato nella sua grotta triste e sconsolato, si buttò in ginocchio e pregò notte e giorno il Signore perché lo illuminasse. E mentre piangeva amaramente udì il canto di un uccellino. Ascoltò con più attenzione e capì queste parole: «Tu hai giudicato duramente quel tuo fratello. Dio ti ha già perdonato, ma è come se tu avessi spezzato qualcosa dentro di te. Se un ramo si stacca dall albero, è secco, senza vita. Così accade a te se non hai l amore per tutti i tuoi fratelli. Ogni sera, L Ora di Religione prima di addormentarti prenderai un ramoscello sotto il capo per non dimenticare questa verità . L eremita imparò la lezione e decise di mettersi in cammino andando di casa in casa a chiedere ospitalità. Voleva ritrovare l amore che il suo arido cuore aveva dimenticato. Molte porte non gli venivano aperte e volti diffidenti lo guardavano dai battenti socchiusi. A volta, addirittura, veniva cacciato in malo modo e doveva fuggire inseguito da cani ringhiosi. Un giorno, dopo aver inutilmente bussato a tante porte, trovò finalmente, verso sera, una grotta dove riposare. «Buona donna, ti prego, lasciami riposare in casa tua questa notte . «Per carità! I miei tre figli se ti troveranno qui quando torneranno dalle loro rapine ti uccideranno! . «Stai tranquilla, non mi faranno alcun male . La donna, vedendolo così sicuro, gli permise di rimanere. Ma, incuriosita, volle sapere il motivo del suo pellegrinare. E l eremita raccontò allora la sua storia, e fu quasi una confessione. Raccontò senza tacere alcun particolare. La poveretta si commosse e cominciò a piangere. Pensava ai delitti che i suoi figli compivano ogni notte con tanta leggerezza. Passarono le ore: l eremita dormiva e la donna vegliava. Ripensava a quanto aveva udito, quando i suoi tre figli ritornarono alla spelonca. I tre ladri portavano sulle spalle un grosso bottino. Entrati nella grotta, accesero il fuoco e, alla luce delle fiamme, videro l uomo steso a terra. Si arrabbiarono terribilmente: perché ospitare uno sconosciuto? Chiesero alla madre chi fosse e come mai l aveva lasciato fermare là dentro. 32 Aprile-Maggio 2023
RACCONTARE PER CRESCERE- L’eremita di Bruno Ferrero