INFANZIA Outdoor IRC Educare a fare memoria Ricordare le cadute per non inciampare più anche noi quando si ha un passato. La giovinezza dei popoli è una ricca vecchiaia (C. Pavese, Il mestiere di vivere, appunto del 6 luglio 1939). Ecco, dunque, il senso che anima la «Giornata della Memoria : ricordare l Olocausto non come semplice atto commemorativo, ma come monito affinché nel mondo non accadano più atrocità di questo genere. Tale ricorrenza non dovrebbe poi rappresentare una riflessione isolata durante l anno scolastico, bensì un cammeo incastonato in un percorso trasversale che valorizzi il senso della memoria, personale e sociale, come modo di agire. Ludovica Mazzuccato Insegnante Un mondo senza memoria Nella nostra epoca si è verificata una rottura drastica con la memoria. «Conservare. Chissà perché è questo un verbo sul quale pesa, in genere, un accezione negativa. Conservare che, è anche curare, avere cura. Se, infatti, si prova a chiedere a un assemblea di studenti, docenti, all auditorio di un seminario o di una conferenza, come vengano percepiti termini come conservazione e progresso o conservatore e progressista, sui primi cade, direi sempre, una percezione negativa (G. Manzato, in «Denunciare le urgenze del curare , in Curare. Riti del vivere, Cittadella Editrice, 2023, p. 9). L era digitale ha cambiato il nostro rapporto con i ricordi. Si ha come l impressione che il «condividere quasi in modo compulsivo una quantità indiscriminata di momenti sui vari social abbia svalutato il significato stesso dei ricordi personali e di conseguenza della memoria collettiva. Questo status quo, purtroppo, influisce inevitabilmente anche sul «domani : come ebbe modo di asserire Primo Levi, «non c è futuro senza memoria . La teologia della memoria Nella Bibbia non è certamente un evidenza fortuita che i verbi e i sostantivi che richiamano l azione del «ricordare e del «far memoria compaiano sovente nell AT come nel NT, e spesso in luoghi teologicamente densi e cruciali, di frequente legati al culto e alla relazione di alleanza tra Dio e il suo popolo. Per la Scrittura memoria e azione sono realtà quasi sempre intimamente unite e inscindibili, al punto che spesso risulta difficile separare l una dall altra. Il libro del Deuteronomio, ad esempio, arriva a sviluppare una vera e propria teologia della memoria. Per esso, infatti, «ricordare le meraviglie compiute da Dio per il proprio popolo significa «vivere . «Dimenticare , al contrario, è morire (cf Dt 8,18-20). Nel NT è evidente che l attenzione sia catturata dalla formula «fate questo in memoria di me Memoria, patrimonio dell umanità «Quando un popolo non ha più il senso vitale del suo passato si spegne [ ]. Si diventa creatori L Ora di Religione 30 Gennaio 2024
OUTDOOR IRC - Ricordare le “cadute” per non inciampare più di Ludovica Mazzuccato