INFANZIA Osservo e agisco La meta da raggiungere in un cammino è il viaggio stesso Che festa la Pasqua! te costantemente in contatto con Dio, attraverso le strade, le riflessioni, i volti dei fratelli che incontra e che lo interpellano. Per questo l arrivo porta solo a compimento ciò che si è costruito passo dopo passo. Il pellegrinaggio è uno degli strumenti più antichi per mettersi cuore a cuore con Dio. Faticoso forse, ma sicuramente prezioso e da riscoprire. Francesca Fabris Autrice e docente PREMESSA Camminare su una nuova strada e conoscere nuovi amici è un avventura bellissima. A volte può essere faticoso, ma raggiungere la meta è il più bel premio che ripaga qualsiasi fatica, anche se ardua. Il pellegrinaggio ricalca questo tipo di esperienza: si affrontano cammini a volte impervi, ma si fanno pure tante conoscenze interessanti, si cresce nell amicizia, si acquista maggior sicurezza, si ammirano le bellezze della natura. In questo tempo di Quaresima, parliamo ai bambini di pellegrinaggio, metafora della vita. Spesso ci si mette in viaggio: gite scolastiche, feste con i parenti, visite a nuovi Paesi, eppure questi viaggi non hanno nulla del pellegrinaggio, perché questa parola indica un viaggiare diverso. Peregrinare è il verbo latino che indica il viaggio fatto per raggiungere un luogo santo. Ma c è una grande differenza fra un turista e un pellegrino che visitano la stessa chiesa o la medesima tomba di un santo. Ciò che li differenzia è il motivo della ricerca che muove il loro viaggio: il turista è curioso e desidera arricchire la propria cultura e occupare il tempo libero; il pellegrino invece è mosso da una ricerca carica di memoria che lo rende quasi forestiero nel mondo. La meta da raggiungere non è tanto il luogo ma il viaggio stesso. Nel suo peregrinare si metL Ora di Religione IL BRANO BIBLICO Nel pellegrinaggio, come nella vita, dobbiamo riscoprire che è Gesù a chiamarci per seguirlo e che stiamo andando verso di Lui. Nel Salmo 84 si dice che il pellegrino è «beato : «Beato chi trova in te la sua forza e decide nel suo cuore il santo viaggio . In questo tempo di Quaresima, raccontiamo il viaggio di ritorno del figlio prodigo e della grande misericordia del padre che lo aspetta. Avremo contribuito a dare un immagine gioiosa e accogliente al sacramento della confessione. Nel racconto, fermiamoci però al momento della festa che il padre prepara per il ritorno del figlio, tralasciando per ora la fase del rifiuto del fratello maggiore. La bellezza del viaggio per tornare Un uomo aveva due figli. Un giorno il più giovane gli disse: «Dammi subito la mia eredità: non voglio aspettare . Il padre divise i beni e gli diede la sua parte. Dopo pochi giorni il figlio minore partì con i suoi soldi. Si fermò in un paese lontano. Pensava solo a divertirsi con gran mangiate e bevute insieme ad amici poco raccomandabili. Ben presto rimase senza dena- 26 Marzo 2024
OSSERVO E AGISCO - Che festa la Pasqua! di Francesca Fabris