PRIMARIA IntelligenteMENTE Parlare di morte per conoscere meglio la vita Pellegrini verso la patria celeste Ludovica Mazzuccato Insegnante Rimossa, desiderata o spettacolarizzata La nostra società post-moderna, sospesa tra relativismo, soggettivismo ed edonismo, ha perso di vista il senso della vita quanto quello della morte. La vita si è allungata regalando l illusione di essere senza termine. Ciò che conta in termini sociali è l apparenza, evitando accuratamente qualsiasi riferimento alla trascendenza. Culturalmente la morte è diventata il vero tabù dell umanità che reagisce di fronte ad essa con tre modalità paradossali tra loro. Nella maggior parte delle situazioni la morte viene rimossa, ridotta a un fatto tecnico, il più possibile ospedalizzata per tenerla lontana dai luoghi di vita. Si cerca di nasconderla e negarla, si muore sempre meno in casa, le esequie sono più asettiche e rapide. Se da un lato si nasconde la morte, dall altro se ne parla a tal punto da diventare l unica via d uscita. Basti pensare al moltiplicarsi dei suicidi tra i giovani, del fenomeno sempre più radicato dell esercizio del diritto alla sospensione delle cure (DAT) e l aumento delle richieste di eutanasia. In fine, non può mancare l immagine che ci trasmettono i Media: la morte spettacolarizzata, una morte che avvince emotivamente lo spetta- L Ora di Religione 48 tore, che segue con animo sospeso il susseguirsi dei fotogrammi contraddistinti da vite stroncate, dove realtà e finzione sovente si mescolano. Di fronte a rappresentazioni così distorte della morte anche la vita perde significato e, in modo particolare per i bambini, si rischia di perdere il senso del reale e di vivere come in un videogioco dove le vite si «ricaricano . Vietato parlare di morte ai bambini I bambini di oggi, infatti, sono inondati di informazioni importanti, ma non di rado vengono lasciati soli nei momenti fondamentali: per esempio, sanno tutto sulla deriva dei continenti, ma non gli viene detto che è morta la nonna e per quale malattia. Anche di fronte alla morte di un pesciolino si corre ai ripari sostituendolo con uno identico. Ci si preoccupa di non parlare ai bambini della morte e poi li si abbandona all immagine di essa che viene data dal mondo virtuale. Purtroppo gli adulti dimenticano che essere bambini non significa essere incapaci di comprendere. I bambini hanno bisogno di rispetto, di verità e fiducia per potere dare un senso a ciò che accade intorno a loro e ritrovare la sicurezza per continuare a crescere. Hanno bisogno soprattutto di parola perché è proprio la parola, e soprattutto la qualità della parola, che può lenire l effetto di un evento drammatico come la morte di una persona cara. Proprio per l atteggiamento di alcuni genitori, per gli insegnanti parlare di morte è come cammina- Marzo 2024