RUBRICHE Temi e persone Intervista a Fabio Geda I giovani hanno bisogno di adulti non arresi Quali giovani hai incontrato e raccontato nel tuo ultimo romanzo? Daniela Mesiti Foto di Mauro Raffini Insegnante, dirigente scolastico Da sempre sono appassionato, se non ossessionato, dai temi del crescere, dell educare e del dialogo intergenerazionale. Così è per me indispensabile scrivere storie che partano da queste considerazioni. All inizio per i miei romanzi ho attinto all analisi delle periferie, ai giovani che vivono il disagio, ai margini della società. Poi mi sono accorto che muovendomi all interno del mondo dei giovani c erano altri spunti che potevo cogliere dalle loro vite come i rapporti di amicizia, le relazioni tra il gruppo dei pari, relazioni familiari tossiche. Dopo aver scritto molte storie di periferia ho deciso di accogliere e raccontare la fragilità che non è altro se non il racconto collettivo del mondo così come lo vediamo. Fabio Geda (1972 Torino) si è occupato per anni di disagio giovanile, esperienza che passa attraverso i suoi libri. Ha scritto su «Linus e su «La Stampa sui temi del crescere e dell educare. Esordisce nel 2007 con Per il resto del viaggio ho sparato agli indiani; nel 2008 L esatta sequenza dei gesti; nel 2010 Nel mare ci sono i coccodrilli, che ha avuto uno straordinario successo sia in Italia sia all estero. Sono seguiti L estate alla fine del secolo (2011), Se la vita che salvi è la tua (2014), Anime scalze (2017), Una domenica (2019), Storia di un figlio (2020) e ultimo La scomparsa delle farfalle (2023). L autore ha detto (TuttoLibri, Aprile 2023) che è «il romanzo che più lo ha fatto faticare . L attenzione del romanzo è verso quella fascia di età che va tra i quindici e i venti anni, periodo cruciale in cui si fanno esperienze, si sperimentano delusioni, ci si innamora e si pensa il futuro. L Ora di Religione Relazioni tossiche. Oggi c è grande attenzione a questo tema. I giovani portano il peso di dinamiche disfunzionali. Anna, una delle protagoniste, vive questa dimensione. Anna vive una dimensione familiare tossica. Oggi le situazioni tossiche sono emerse. Un tempo si preferiva spazzare la polvere sotto il tappeto. Non c è più paura dello stigma sociale. Soprattutto non si è più disposti a tollerare. Certo, c è ancora molto da fare ed educare in questa direzione. 56 Aprile-Maggio 2024