FORMAZIONE IDR Riscopriamo il valore della Nota pastorale della CEI del 1991 Insegnare Religione Cattolica oggi Il titolo attribuito a queste brevi considerazioni e pensieri lo stesso della nota pastorale CEI sull Insegnamento della Religione Cattolica nelle scuole pubbliche (CEI, Roma, 19 maggio 1991). In questo anno scolastico, caratterizzato dallo svolgimento del concorso per l immissione in ruolo dei docenti di Religione, credo sia utile tornare alle fonti e riscoprire il valore di questo documento al fine di percorrere strade nuove e creative, nel solco della tradizione. Incominciamo ad analizzare i tre aspetti secondo cui si considera l IRC. La nostra disciplina si configura come un servizio che la Chiesa rende all uomo nella scuola, attraverso un quadro pi vasto che va oltre la scuola ed ha come riferimento anche le famiglie, la comunit cristiana, la societ e il mondo della cultura. Questo quadro programmatico ambizioso dipende dalla figura e dai compiti del docente di Religione; infatti, nel documento in oggetto si tratteggia il profilo professionale e l impegno educativo degli IdRC sottolineandone le motivazioni ideali e la passione educativa: «Il docente di Religione innanzitutto un uomo di fede ed chiamato a dare senso e valore al suo lavoro primariamente sul piano dell intenzionalit educativa. Tale intenzionalit educativa trova il suo principio e sostegno nella fede che il docente professa e vive» (Insegnare Religione Cattolica oggi, n.18). La fede dunque elemento caratterizzante della passione educativa che deve contraddistinguere ogni docente IRC che chiamato a esse- re protagonista dell intero progetto educativo della scuola. Altro aspetto fondamentale l essere chiamati a diventare uomini e donne di sintesi. Sintesi tra fede e cultura, tra Vangelo e storia, armonizzando cio i diversi piani di lavoro: teologia, cultura, pedagogia e didattica. Sintesi soprattutto nei rapporti tra la comunit ecclesiale e la comunit scolastica, sintesi che diventa unit e armonia. Attraverso la propria fede e la propria spiritualit , il docente chiamato a fare sintesi innanzitutto nella propria persona per farsi poi dono alla comunit . Primo piano A cura di Paolo Usellini Preside, Direttore Uff. Scuola Novara comunit stessa, ma anche soggettivamente partecipe della sua esperienza di fede e di vita cristiana. Siamo chiamati a questo ministero educativo ponendo l accento non sull affermazione di s quanto piuttosto sulla disponibilit a servire ed essere testimoni di un mistero che ci supera e ci racchiude. Questo il nostro compito che come il ruolo della Chiesa contemporaneamente antico e sempre nuovo. Stefano Capello Delegato arcivescovile per gli insegnanti di Religione, Diocesi di Torino. Altro aspetto importantissimo l idoneit diocesana all insegnamento che costituisce il rapporto di comunione dell insegnante con la Chiesa. L idoneit non paragonabile a un diploma di abilitazione all insegnamento. Essa stabilisce tra il docente e la comunit ecclesiale un rapporto permanente di comunione e fiducia; ci comporta che il docente di Religione sia non solo oggettivamente riconosciuto dalla L Ora di Religione Dicembre 2024 7