Reinterpretare le parabole SECONDARIA I GR. Alessandro Basso Sacerdote salesiano e docente La parabola del buon Samaritano La speranza in azione Papa Francesco, nella bolla di indizione del Giubileo che stiamo vivendo, ci ha ricordato che siamo fatti di speranza. Infatti «Tutti sperano. Nel cuore di ogni persona racchiusa la speranza come desiderio e attesa del bene, pur non sapendo che cosa il domani porter con s . L imprevedibilit del futuro, tuttavia, fa sorgere sentimenti a volte contrapposti: dalla fiducia al timore, dalla serenit allo sconforto, dalla certezza al dubbio. Incontriamo spesso persone sfiduciate, che guardano all avvenire con scetticismo e pessimismo, come se nulla potesse offrire loro felicit . Possa il Giubileo essere per tutti occasione di rianimare la speranza. La Parola di Dio ci aiuta a trovarne le ragioni.» SPERI O TI DI-SPERI? Se vero che ognuno di noi un pellegrino di speranza, come tutti i pellegrini che si rispettino dobbiamo essere costantemente in cammino, con la consapevolezza, per , che le intemperie possono essere all ordine del giorno: ecco allora che il consiglio del Papa ci porta a lavorare su questa consapevolezza per farla crescere, ma non in senso pessimistico! La consapevolezza che sempre abbiamo ragioni per sperare. E quale testo migliore che la parabola del buon Samaritano ci pu aiutare a conoscere questo? 46 L Ora di Religione Gennaio 2025 Prima di dare voce alla Parola di Dio, suggerirei di dedicare sufficiente tempo per il dialogo con i ragazzi: le vie da battere che la breve citazione del Papa suggerisce sono molteplici, ma sicuramente sarebbe interessante provare a scoprire (in) che cosa sperano i ragazzi che abbiamo di fronte, e anche che cosa (o chi) impedisce loro di sperare o blocca la loro speranza (vedi la scheda nei ). Insegnando in classi dove sono presenti allievi ucraini arrivati in Italia dopo l inizio della guerra, posso assicurarvi che il confronto aiuta sempre a far emergere nuovi fattori di speranza quando apparentemente non se ne trovano, ma anche a ridimensionare quelle che a noi paiono tempeste travolgenti e che in realt occupano solamente lo spazio di un bicchier d acqua. LE RAGIONI DELLA SPERANZA Leggendo il testo del Vangelo di Luca (10,25-37) ci rendiamo conto che il punto di partenza, anche a distanza di duemila anni, uguale (per quanto diverse possano essere le intenzioni) a quello di Papa Francesco. La domanda «Maestro, che devo fare per ereditare la vita eterna?» che il dottore della legge pone a Ges ha come sottotesto il fatto che, per quanto lo voglia mettere alla prova, anche lui spera in qualcosa di ulteriore e, possibilmente, di migliore. Per dirla con il Papa, «tutti sperano».