Educatori pensanti STRUMENTI Luciano Pace Docente di Pedagogia e Didattica dell IRC Il Giubileo, un occasione per riflettere sulla misericordia di Dio Perdono indulgenza e giustizia AFORISMA «Quanto la pena sar pi pronta e pi vicina al delitto commesso, ella sar tanto pi giusta e tanto pi utile». (Cesare Beccaria) RIFLESSIONE PEDAGOGICA Durante una lezione di Religione Cattolica in cui si stava discutendo delle sanzioni collegate al Regolamento d Istituto, una studentessa mi domanda: «Professore, se Ges insegna a perdonare, in realt non dovremmo mai far pagare nessuna pena a chi sbaglia. Che cosa ne pensa?». Spesso, le domande come questa, che sorgono spontaneamente durante la conversazione d aula, sono le pi preziose per insegnare in forma dialogica e tramite la buona conversazione. In risposta a questo interrogativo, anzitutto ho fatto notare alla studentessa che l idea del perdono da lei esposta non solo sua, ma abbastanza diffusa. Molti sono convinti che il concetto del perdono implichi la rinuncia a quello della giustizia. In particolare, di questo parere anche il filosofo Jaques Derrida. Nel suo volumetto intitolato 56 L Ora di Religione Febbraio 2025 Perdonare (in cui sono raccolti alcuni interventi di seminari tenuti alla «Ecole des Hautes Etudes en Sciences Sociales» di Parigi), egli si interroga sul significato del perdonare i cosiddetti «crimini contro l umanit » (di cui si , per esempio, macchiato Hitler), prendendo posizione contro Vladimir Jank l vitch, il quale ritiene impossibile perdonare tali crimini perch sono imperdonabili. Sarebbe un atto contro la giustizia verso chi li ha subiti, perdonare Hitler e i suoi per ci che hanno fatto. Ebbene, diversamente da Jank l vitch, Derrida ritiene che il senso del perdono, se c , risiede appunto nel perdonare l imperdonabile. Per comprendere il perdono, bisogna uscire dalla logica dello scambio e della retribuzione tipica della giustizia umana, e accettare ci che imperdonabile, rinunciando a comprendere il perdono come forma di riabilitazione della giustizia ferita. Pi che essere la conseguenza del pentimento, per Derrida il perdono la precondizione per il riconoscimento dell altro, anche quando ha commesso errori gravi. «Al principio ci sar stata la parola perdono », egli afferma. Il perdono il presupposto per creare comunione fra individui che sono e restano