L IRC, una disciplina per capire la realt moderna nella sua complessit Primo piano FORMAZIONE IDR A cura di Paolo Usellini Preside, Direttore Uff. Scuola Novara Per essere liberi e autonomi L IRC a scuola considerato una risorsa per arricchire il percorso educativo degli studenti, purch venga proposto in modo inclusivo e rispettoso delle diversit . una disciplina che, nel «quadro delle finalit della scuola, deve avere la stessa dignit delle altre materie perch ha forte valenza educativa» ed «uno strumento indispensabile per la formazione dei giovani». Il Cattolicesimo parte del patrimonio storico del nostro Paese, la cui identit culturale fortemente influenzata dalla tradizione cristiana, per cui tale disciplina aiuta a riflettere attraverso i programmi specifici su grandi temi di ordine storico, letterario, artistico, morale e sociale. Eppure spesso si pensa, erroneamente, che sia un ora legata a una specifica confessione, al catechismo dottrinale, che non lascia spazio a una visione pi ampia o laica delle Religioni. invece un occasione fondamentale per cercare di comprendere come, nel corso del tempo, l uomo si sia rapportato con la sua dimensione spirituale. uno spunto fondamentale e prezioso per capire la realt moderna nella sua complessit , per ottenere delle chiavi di lettura al fine di decodificare un mondo sempre pi multiculturale. Certo, un ora settimanale non molto per fare tutto questo, ma pu essere sufficiente per impiantare dei semi di curiosit negli allievi e per comprendere l importanza del dialogo tra fedi diverse. L IRC fa parte delle finalit della scuola, che sono quelle di «formare» e di «informare» persone capaci di assumersi responsabilit individuali e sociali. Acquisire buone conoscenze, competenze e capacit in campo religioso pu essere molto utile per la crescita globale della persona, anche senza fare scelte di fede. Il Concordato tra Stato e Chiesa garantisce ulteriormente la possibilit di avvalersi o non avvalersi dell IRC, nel rispetto della libert di coscienza e della responsabilit educativa dei genitori. bene non dimenticare che la scuola, come aveva intuito don Lorenzo Milani, « prima di tutto una significativa opportunit in- dividuale e sociale, rende le persone libere e uguali, perch offre a tutti la possibilit di rafforzare la capacit critica rendendoci liberi e autonomi». Oggi non diverso da allora; la scuola ha questo compito, e dell arte del discernimento c sempre un gran bisogno. La societ in cui viviamo, quella che insegue le cose, prigioniera del tempo che manca, che sembra non consentire la paura, la riflessione, il fermarsi a parlare, spesso condanna i pi fragili a non reagire e a rassegnarsi nel ruolo dei perdenti. In ogni adolescente ci sono due identit . Una, la pi profonda, quella che il giovane sente come pi immediata e vera, quella personale che genera i desideri, i rapporti con i coetanei, i sentimenti. L altra quella relativa al ruolo di studente, ed quasi sempre questa che viene riconosciuta da societ , famiglia e scuola che chiedono ai giovani di avere successo e non li aiutano a rispondere alle domande forti e vitali che un adolescente si pone. Don Emanuele Leuzzi Incaricato IRC Regione Calabria L Ora di Religione Marzo 2025 7
PRIMO PIANO - Per essere liberi e autonomi di Paolo Usellini