I segni nel Vangelo di Giovanni SECONDARIA I GR. Marco Di Gennaro Insegnante Lazzaro, vieni fuori! Giovanni Battista Conti INTRODUZIONE «L uomo giusto nel posto sbagliato»: potrebbe essere la definizione della situazione iniziale del settimo segno di Giovanni. Ges si trova in Galilea con i suoi discepoli e un suo caro amico di nome Lazzaro, residente dalla parte opposta della Galilea, a Betania, un piccolo villaggio nei pressi di Gerusalemme, si ammala gravemente. Le sue sorelle, Marta e Maria, in preda alla disperazione inviano messaggeri in Galilea per avvertire il Maestro in merito alla gravit della situazione con la speranza che raggiunga al pi presto l amico morente. Ma Ges non si scomoda, anzi, rimane in Galilea tra lo sconcerto dei suoi discepoli illustrando la malattia del suo amico come un mezzo privilegiato con cui lui sar glorificato. Finalmente dopo due giorni Ges inizia la traversata della Palestina per dirigersi verso Betania ma troppo tardi! Lazzaro giace gi da quattro giorni nel sepolcro. TESTO EVANGELICO «Venne dunque Ges e trov Lazzaro che era gi da quattro giorni nel sepolcro. Bet nia distava da Gerusalemme meno di due miglia e molti Giudei erano venuti da Marta e Maria per consolarle per il loro fratello. Marta dunque, come seppe che veniva Ges , gli and incontro » (Gv 11,17-44). Il brano evangelico prosegue in una scheda a disposizione nei . 48 L Ora di Religione Aprile-Maggio 2025 TEMATICA: positivit Marta e Maria sono il simbolo della vita contempl-attiva in quanto rappresentano la dimensione della preghiera (Maria) e la dimensione dell azione (Marta). Corrono entrambe verso Ges e lo accusano della morte del loro fratello, ma se Maria si limita a dire che suo fratello sarebbe ancora in vita se Cristo si fosse degnato di arrivare prima, Marta invece compie un passo ulteriore: spera in Ges e confida in quel rapporto stretto con il Padre che la spinge a riferire con certezza all amico che «Qualsiasi cosa chiederai a Dio egli te la conceder ». Marta viene dunque interrogata da Ges in merito alla sua speranza nella risurrezione, ma soprattutto enuncia una delle pi straordinarie professioni di fede: «Io credo che tu sei il Cristo». Un mirabile dialogo pregno di teologia che tuttavia non cambia la situazione: Lazzaro ancora morto e sepolto! Ges viene poi raggiunto anche da Maria e vedendo la sua disperazione si commuove, segno della piena partecipazione di Dio al dolore degli uomini. Le sorelle di Lazzaro conducono Ges sul luogo del misfatto , davanti alla tomba. Ges scoppia in lacrime e i presenti lo provocano duramente: «Costui che ha aperto gli occhi al cieco non poteva anche far s che questi non morisse?». In altre parole: «Ha salvato mezza Palestina e ha permesso che il suo amico morisse senza alcuna piet ?».