STRUMENTI Luciano Pace Docente di Pedagogia e Didattica dell IRC Educatori pensanti Voti, valutazioni e pagelle sono da eliminare? Con un retto giudizio Aforisma «Senza personalit creatrici, capaci di pensare e di giudicare autonomamente, il progresso della societ impensabile» (Albert Einstein). Riflessione pedagogica Mentre sto cercando di illustrare i criteri di valutazione dell IRC nella mia ora a una classe, uno studente mi interrompe domandandomi: «Professore, secondo me a scuola dovremmo eliminare i voti, le valutazioni e le pagelle». «Come mai la pensi cos ?», ribatto. Risposta: «Ma non nel Vangelo che c scritto che non bisogna giudicare? Che cos la valutazione se non il modo in cui gli insegnanti ci giudicano?». Decido di accogliere questa provocazione e di continuare la lezione facendone tesoro. «Per prima cosa gli dico dovremmo verificare meglio che cosa c scritto nei Vangeli intorno al giudizio. E poi, fatta questa verifica, immaginare in che modo il criterio evangelico da te evocato si possa o meno applicare alla scuola». A partire da qui, la lezione continuata grossomodo cos . 56 L Ora di Religione Aprile-Maggio 2025 Cominciamo con il primo problema. vero che nel Vangelo di Matteo si trova scritto: «Non giudicate, per non essere giudicati» (Mt 7,1). Ma che cosa intende dire Ges con quel «Non giudicate!»? Ecco che viene in aiuto il Vangelo di Luca: «Non condannate e non sarete condannati» (Lc 6,37). Perci , Ges si riferisce solo al giudizio di condanna, che una tipologia speciale di giudizio. Se questo non bastasse, l evangelista Giovanni conclude: «Non giudicate secondo le apparenze; giudicate con giusto giudizio!» (Gv 7,24). In altre parole, i Vangeli intendono insegnare che, nel giudicare, necessario evitare di emettere giudizi di condanna fondati su come appaiono le cose. Per evitare questo, l alternativa non la sospensione del giudizio, ma il giudicare con retto giudizio. E allora veniamo al secondo problema che potrebbe essere riformulato cos : come possibile valutare a scuola secondo retti giudizi senza far sentire gli studenti sotto processo? In effetti, c una grande differenza nell immaginare che la valutazione scolastica sia l atto con cui si condanna uno studente, piuttosto che l atto con cui gli si comunica il valore del suo processo di apprendi-