Oltre la sfida: i BES FORMAZIONE IDR Pellegrini di emozioni COLTIVARE L INTELLIGENZA EMOTIVA FRA I BANCHI DI SCUOLA Durante l estate, attraversando i sentieri della Val Susa, mi capitato di imbattermi nella via Francigena. L immagine del pellegrino, munito di bisaccia e bastone, mi ha sempre suscitato nel cuore tanta meraviglia. Scegliere di mettersi in viaggio attraverso sentieri inesplorati, non solo geogra ci ma anche spirituali e morali, un impresa degna di ammirazione che richiede coraggio. Quel coraggio che occorre, anche a scuola, per lavorare sulle emozioni con i propri alunni. Come affrontare il tema «emozioni» Educatori di emozioni non ci si improvvisa; bisogna documentarsi ed essere certi della strada da percorrere. Occorre essere pellegrini di emozioni, cercatori attenti pronti a mettersi in viaggio. «Che cosa possiamo cambiare per aiutare i nostri figli a vivere meglio?», si chiedeva Goleman (Intelligenza Emotiva, Daniel Goleman, Bur Rizzoli). «Se ognuno fa qualcosa, si pu fare molto», diceva don Pino Puglisi. Ecco che la risposta appare chiara: ripartire dall intelligenza emotiva e dalle life skills, aiutare i ragazzi a dare un nome alle proprie emozioni, per condividere con gli altri, scoprendoci cos 12 tutti viaggiatori lungo la medesima strada: quella della vita. «Lavorare sulle competenze per la vita un processo che non ha mai fine», dicevano Pellai e Tamborini (Life Skills alla scuola primaria, ed. Erickson). Ma perch a scuola? Perch la scuola la palestra della vita, il primo luogo di interazione sociale dove imparare a «agire in modo consapevole, sentendo che ci di cui siamo responsabili non succede per caso ma profondamente dipendente da ci che noi in prima persona decidiamo di fare e di essere» (La bussola delle emozioni, Alberto Pellai-Barbara Tamborini, ed. Mondadori). L Ora di Religione Dicembre 2025 Alcune indicazioni di partenza Per a rontare questo tema necessario documentarsi, ben consapevoli della delicatezza dell argomento. I testi a riguardo sono ormai molti. Valido pu essere per lo spunto o erto dall opera La bussola delle emozioni, di Pellai e Tamborini. Non esistono emozioni buone e cattive; tutte sono importanti, appartengono al nostro bagaglio genetico pi primitivo e ognuna ci racconta qualcosa. Sta a noi educatori aiutare gli alunni a comprendere come accoglierle e a rontarle. Spesso gli alunni pi fragili (Adhd, Dop, DDI, ecc. ) hanno difficolt a verbalizzare ci che provano;
OLTRE LA SFIDA: I BES - Pellegrini di emozioni di Luisa Martini