FORMAZIONE IDR La leggenda Inizio questa mia riflessione sul Natale raccontandovi una leggenda messicana: «La leggenda della stella di Natale». «In un piccolo villaggio messicano viveva una bambina di nome Altea. Quando venne la notte di Natale, tutti andarono in chiesa con un piccolo dono per Ges . Solo Altea rimase a casa perch non aveva nulla da donare al nato bambino, ma ecco che le apparve all improvviso un Angelo. Perch sei cos triste? , chiese l Angelo alla bambina. Perch non ho nulla da portare a Ges ! , rispose Altea. Allora l Angelo le disse: Tu hai una cosa molto importante da donare a Ges : il tuo amore. Raccogli le frasche che crescono ai bordi della strada e portale in chiesa. Vedrai, il tuo dono sar il pi bello di tutti . Altea fece come le aveva detto l Angelo, and in chiesa e depose un mazzo di frasche davanti all altare. Mentre la bambina pregava, le frasche si trasformarono in una pianta meravigliosa con foglie verdi e rosse: era nata la Stella di Natale». Il Natale la festa in cui si celebra la nascita di Ges e quindi un momento di grande gioia e di unit . Dovrebbe costituire, per questo, o almeno consentire, una pausa di riflessione, un periodo in cui cia- Il punto della stella di Natale scuno possa accantonare il quotidiano con tutto lo stress che lo accompagna e dedicarsi allo spirito. Solo tralasciando le preoccupazioni materiali si riesce ad avvertire la felicit per la venuta di Cristo sulla terra, a comprenderne il significato profondo e quindi a capire come questo avvenimento potrebbe condizionare in positivo il nostro agire. Madre Teresa di Calcutta «desiderava poter accogliere Ges a Natale, non in quella gelida mangiatoia che a volte il nostro cuore, ma in un cuore pieno d amore e di umilt , in un cuore cos puro, cos immacolato, cos caldo di amore gli uni per gli altri. Natale ogni volta che sorridi a un fratello e gli tendi la mano; ogni volta che rimani in silenzio per ascoltare un altro; ogni volta che volgi la schiena ai principi per dare spazio alle persone; ogni volta che speri con quelli che so rono; ogni volta che conosci con umilt i tuoi limiti e la tua debolezza. Natale ogni volta che permetti al Signore di amare gli altri attraverso di te». Papa Giovanni XXIII a ermava che «la grande benedizione del Natale questa: ciascun uomo si puri- fica, vede pi chiaro innanzi a s , si dispone a servire pi compiutamente alle sue responsabilit ». Il Natale la gioia delle nostre case, ed esso la suscita anche l dove si piange, dove esistono preoccupazioni e tristezze. Basta quella visione per dare balsamo ai cuori pi tormentati e suscitare tenerezza, sollievo, ogni slancio di bont e generosit . Concludo questa mia riflessione con la poesia di Lucia Porfiri intitolata «Natale»: Si avvicina il Natale, nell aria si respira un profumo di gioia e di amore. Se ti guardi intorno non vedrai che serenit ! Ma cosa succede? L in quel piccolo paese non c gioia! C solo dolore, gente che so re, gente che muore E l ? Guarda l ! C solo indi erenza, in quel paese alle persone non importa nulla del Natale! Troppa gente so re, troppa gente non sa! Natale, cerca anche tu di portare pace e amore dove ci sono guerra e odio. Nicola Incampo (Responsabile IRC Regione Basilicata) L Ora di Religione Dicembre 2025 5