Gertrude1, la regina di Danimarca, rimasta vedova, dopo meno di due mesi dalla morte di re Amleto si risposò con Claudio, il fratello del marito improvvisamente scomparso, la qual cosa fu ritenuta allora un inconcepibile atto di malaccortezza2 e insensibilità, se non peggio; anche perché Claudio non aveva in comune con il precedente marito nessuna qualità fisica o morale, anzi il suo aspetto esteriore era tanto disprezzabile quanto abietta3 e indegna la sua indole. Alcuni incominciarono perciò, inevitabilmente, a dubitare che egli avesse nascostamente eliminato suo fratello, il re precedente, in modo insospettabile, con il proposito di sposare la sua vedova e ascendere al trono, escludendo così dalla legittima successione il giovane Amleto4, figlio del re appena sepolto.
1 Gertrude: nome tratto dall’Historia Danica (XII sec.), in cui si narra della regina Gerutha che, vedova di Fengo, ne sposa il fratello Horwendil.
2 malaccortezza: imprudenza.
3 abietta: spregevole, ignobile.
4 Amleto: nome e storia cari a Shakespeare fin dalla giovinezza. Egli chiamò Hamnet l’unico figlio maschio; forse interpretò il personaggio come attore, prima di comporre la tragedia.