LA TEMPESTA

Un tempo in mezzo al mare esisteva un’isola, i cui unici abitanti erano un vecchio, chiamato Prospero1 , e una bellissima fanciulla, sua figlia Miranda2 . Ella arrivò sull’isola così piccola da non conservare nella memoria l’immagine di altri volti se non quello di suo padre.
Vivevano in una grotta scavata nella roccia e divisa in varie stanze; in una di queste Prospero aveva lo studio, dove teneva i suoi libri. Erano per la maggior parte trattati di magia, una scienza3 di cui tutti gli eruditi4 del tempo facevano grande ostentazione5. Quando Prospero capitò, per un caso inaspettato, su quest’isola incantata dalla strega Sycorax, morta poco prima del suo arrivo, scoprì quanto la conoscenza di quest’arte gli fosse utile poiché, grazie ad essa, liberò innumerevoli spiriti benevoli che Sycorax aveva imprigionato6 nei tronchi di grandi alberi per punirli del loro rifiuto di eseguire i suoi malvagi ordini.

1 Prospero: il nome significa: “buono, benefico, fortunato”.
2 Miranda: dal latino miranda, cioè “bellissima”.
3 magia, una scienza ...: ai tempi di Shakespeare era vivissimo l’interesse per la magia, che non veniva ancora ben distinta dalla scienza, e per l’occultismo. La figura del mago, sia buono che cattivo, comparve anche in varie opere teatrali e letterarie inglesi dell’epoca (ad es. Faustus di Marlowe e The Alchemist di Ben Jonson).
4 eruditi: studiosi, dotti, persone di cultura.
5 ostentazione: esibizione, sfoggio.
6 aveva imprigionato ...: la credenza in spiriti nascosti negli elementi naturali è antichissima. Anche i Greci pensavano che dentro alberi, acque, monti, vivessero divinità, per lo più femminili, le ninfe (di cui si parla in seguito nella canzone di Ariel).