MACBETH Al tempo in cui Duncan il Mite era re di Scozia, viveva un nobile signore chiamato Macbeth1. Macbeth era legato al re da stretti vincoli di parentela2 e tutta la corte lo teneva in gran considerazione per le valorose gesta compiute in battaglia. Di recente aveva dato prova del suo coraggio sconfiggendo un armata ribelle sostenuta dal potente e temibile esercito del re di Norvegia. Di ritorno da questa straordinaria battaglia i due vittoriosi generali scozzesi, Macbeth e Banquo, stavano attraversando un tratto di brughiera sferzata dal vento, quando il loro procedere fu arrestato dalla misteriosa apparizione di tre figure simili in tutto a donne, fatta eccezione per la barba che ricopriva i loro menti, per la pelle grinzosa e per le vesti inusitate, che davano loro l aspetto di creature non terrene. Macbeth fece per parlar loro, ma esse, come se fossero contrariate, portarono le dita nodose alle labbra scarne per imporre il silenzio. Allora la prima di esse salutò Macbeth con il titolo di Signore di Glamis. Il generale non fu affatto sorpreso di essere riconosciuto, ma lo fu assai quando la seconda ripeté il saluto, appellandolo Signore di Cawdor, titolo per il quale non vantava alcun diritto; e ancora la terza gli rivolse questo augurio: Salute a te, che sarai re un giorno . Questo saluto profetico lasciò Macbeth interdetto: finché i figli del re erano in vita - cosa di cui egli era consapevole - non avrebbe potuto certo aspirare al 1 Macbeth: regnò effettivamente in Scozia, salendo al trono nel 1040. 2 vincoli di parentela: erano cugini. 259