Ferdinando le chiese il nome ed ella glielo disse, precisando che nel farlo contravveniva ad un preciso ordine di suo padre. Prospero sorrise alla prima disobbedienza di sua figlia; non lo irritava il fatto che ella dimostrasse i propri sentimenti venendo meno ai suoi comandi, poiché la sua stessa arte magica era stata causa dell immediato innamoramento della fanciulla. Fu anche compiaciuto nell udire la lunga dichiarazione di Ferdinando, che giurò di amarla più di ogni donna mai incontrata prima. Alle lodi della sua bellezza, impareggiabile in questo mondo secondo Ferdinando, Miranda replicò: Non ricordo il volto di alcuna donna, né ho visto altri uomini all infuori di voi, mio buon amico, e del mio caro padre. Non so che aspetto abbiano gli abitanti di altri paesi; ma, credetemi signore, non vorrei altro compagno al mondo che voi, né posso immaginare altro sembiante21 che mi sia più gradito del vostro. Tuttavia, signore, temo di venir meno ai precetti di mio padre parlandovi così liberamente . Prospero sorrise di nuovo e il cenno del suo capo sembrava voler dire: Non potrei desiderare nulla di più: figlia mia, sarai regina di Napoli . Allora Ferdinando, rivolgendosi alla candida fanciulla con elegante eloquio22 (è prerogativa dei giovani principi infatti usare un regale fraseggio), rivelò a Miranda di essere erede della corona di Napoli e le chiese di diventare sua regina. Ah, signore! , ella esclamò, So che è sciocco piangere per ciò che mi rende felice. Vi risponderò con la semplicità e la purezza della mia innocenza: sarò vostra moglie se vorrete sposarmi . Prospero anticipò le espressioni di gratitudine di Ferdinando rendendosi visibile ai due giovani. 21 sembiante: aspetto. 22 eloquio: linguaggio, discorso. 34