Ermia era sorpresa quanto Elena: non capiva perché Lisandro e Demetrio fino a poco prima entrambi innamorati di lei, fossero ora presi da passione per Elena; e agli occhi di Ermia , la faccenda non appariva affatto uno scherzo. Le due giovani donne, che prima erano sempre state amiche affezionatissime, si rivolsero ora irate accuse. “Impietosa Ermia”, disse Elena, “sei tu che hai spinto Lisandro a tormentarmi con queste false lodi; e l’altro tuo innamorato, Demetrio, che prima mi respingeva quasi a calci, non gli hai forse intimato tu di chiamarmi dea, ninfa, di definirmi incomparabile, preziosa e celestiale? Egli mi ha in odio e non mi parlerebbe così, se tu non lo avessi spronato a burlarsi di me. È sleale, Ermia, fare comunella con degli uomini per prendere in giro la tua povera compagna. Hai dimenticato l’amicizia dei nostri giorni di scuola? Quante volte, Ermia, abbiamo condiviso lo stesso sedile, cantando la stessa canzone e ricamando con i nostri aghi lo stesso fiore, ripreso dallo stesso modello? Siamo cresciute assieme come due ciliege unite allo stesso picciuolo, e ben poche volte ci hanno viste separate. Ermia, non è da amica, non è da fanciulla discreta unirsi a degli uomini per beffare una compagna”. “Le tue ardenti parole mi stupiscono”, rispose Ermia: “io non ti sto prendendo in giro; sembra piuttosto che tu prenda in giro me”. “ Ah, continua!”, ribatté Elena, “persevera , simula quello sguardo serio per farmi le smorfie quando mi volto; ammiccate l’un l’altro e sostenete la divertente burla. Se avessi un po’ di buon cuore, gentilezza o educazione, non mi tratteresti così”. Mentre Elena ed Ermia si scambiavano queste recriminazioni , Demetrio e Lisandro si discostarono per disputarsi, lottando, l’amore di Elena. 21 22 : insisti. : accuse reciproche su eventi passati. 21 persevera 22 recriminazioni