amato un tempo; anch egli udrà le mie parole . Florizel chiese quindi a questo sconosciuto di essere testimone della solenne promessa di matrimonio che fece a Perdita, dicendo a Polissene: Vi prego, sottoscrivete 13 il nostro accordo . Firmate la vostra separazione, piuttosto, giovane signore , proruppe il re, scoprendo la sua identità. Polissene rimproverò suo figlio per aver osato stringere patti con una giovane di basso rango e insultò Perdita, chiamandola mocciosa pastorella , ammaliatrice14 di pecore e rivolgendole altri irrispettosi epiteti15 di tal genere; poi minacciò di condannare lei e il suo vecchio padre a una morte atroce, se avesse ancora permesso a suo figlio di vederla. Quindi, irato oltre ogni dire, il re li lasciò, ordinando a Camillo di seguirlo con il principe Florizel. Quando il re se ne fu andato, Perdita, la cui nobile natura era stata sollecitata dai rimbrotti di Polissene, dichiarò: Sebbene abbia causato la nostra distruzione, non mi faceva una gran paura; e una volta o due sono stata sul punto di dirgli a chiare lettere che lo stesso identico sole che splende sul suo palazzo non si nasconde alla nostra casupola, ma la illumina della stessa luce . Poi tristemente aggiunse: Tuttavia, ora, mi sono risvegliata da questo sogno e non ne sarò più la regina. Lasciatemi, signore; io andrò a mungere le mie pecore e a piangere . L animo gentile di Camillo rimase affascinato dal temperamento e dalle maniere sobrie di Perdita; e intuendo che il giovane principe era troppo profondamente innamorato da rinunciare alla giovinetta per ordine del suo regale padre, escogitò il modo di aiutare gli amanti e di 13 sottoscrivete: allude al contratto di matrimonio, che richiedeva la firma di testimoni. 14 ammaliatrice: incantatrice. 15 epiteti: insulti. 81