La gara di lotta ebbe inizio. Celia sperava che il giovane sconosciuto non fosse ferito, ma i sentimenti di Rosalinda erano più intensi. Lo stato di abbandono e il desiderio di morire che egli aveva descritti si associarono nella mente di Rosalinda alla propria sventura; provò tanta compassione per lui e si sentì tanto coinvolta dal pericolo che correva lottando, da far quasi pensare di essersi innamorata di lui all’istante. La premura mostrata dalle delicate e nobili fanciulle allo sconosciuto gli diede coraggio e forza; fece mosse straordinarie e infine risultò vincitore sul suo avversario, che ne restò talmente colpito da non riuscire più a parlare e muoversi per un po’ di tempo. Il duca Federico ammirò molto il coraggio e l’abilità dimostrati dal giovane straniero e volle conoscere il suo nome e la sua origine, poiché intendeva offrirgli la sua protezione. Lo sconosciuto disse di chiamarsi Orlando e di essere il figlio minore del Signore di Rowland di Boys. Il Signore di Rowland di Boys, il padre di Orlando, era morto alcuni anni prima, ma quand’era in vita era stato un fedele suddito e un caro amico del duca esiliato; perciò, quando Federico seppe che Orlando era il figlio di un compagno del fratello spodestato, la sua ammirazione per il coraggioso giovane si mutò in dispetto, cosicché se ne andò di cattivo umore. Il solo udire il nome di uno degli amici di suo fratello gli era odioso, e tuttavia, non potendo reprimere la sua stima per il valore del giovane, mentre usciva esclamò che avrebbe desiderato che Orlando fosse figlio di un altro uomo.