INTRODUZIONE 1. LA VITA DI FEDERIGO TOZZI (1883 - 1920) 1883-1908 Nato a Siena il 1° gennaio 1883, Tozzi trova nella scrittura la sede in cui l immaginario poetico si fonde con l autobiografia, diventando specchio riflettente del reale. Figlio di Luigi Tozzi, chiamato Ghigo del Sasso (Fig. I) perché gestore della trattoria Il Sasso all Arco dei Rossi (Fig. II), Federigo è dominato dalla personalità paterna. Dispotico e collerico, Ghigo, un contadino che con testarda volontà era riuscito a farsi una discreta fortuna, sposa Annunziata Automi (Fig. III), una trovatella di salute cagionevole, ulteriormente indebolita da una serie di maternità sfortunate. Quando Federigo viene alla luce, ultimo di otto figli, è l unico sopravvissuto, l unico erede di un padre duro e incomprensivo, sfacciatamente infedele, e di una madre mite, ma totalmente dominata dall irosità del marito. Il risultato di questo stato di cose si riflette fatalmente nella formazione del giovane Federigo, che cresce con un carattere scontroso e ribelle ad ogni disciplina, con un incombente vocazione alla solitudine. Per via di una salute malferma, Tozzi è iscritto al Seminario Arcivescovile di San Francesco (Fig. IV), dove frequenta da esterno le scuole elementari e parte del ginnasio, ma viene espulso a metà del terzo anno per cattiva condotta (1895). Questi e altri dati biografici si ripresentano, ovviamente con nomi diversi, negli scritti di Tozzi e soprattutto nel romanzo Con gli occhi chiusi: Ora avevano un figliolo che ormai terminava tredici anni, Pietro; ma prima di quello n erano nati sette altri, morti l uno dopo l altro a pena tolti dalla balia. Pietro, molto tardi per riguardo alla sua salute, lo mandavano al seminario, ch era la scuola più vicina; tra gli alunni chiamati esterni; cioè tra quelli che prendevano le lezioni con i seminaristi, e poi tornavano a casa senza aver l obbligo però di vestire come loro. Il penultimo parto aveva lasciato le convulsioni ad Anna; che, del resto, era stata sempre 15