PREFAZIONE Indicare con esattezza da quali fattori muova il risveglio di interesse per uno scrittore, è compito sempre molto arduo. Alla base del fenomeno si può comunque, rinvenire, quasi sempre, una serie di circostanze. Critici come Finotti, Landoni e Ossola, con alcuni recenti scritti ed interventi, hanno riacceso la discussione su Fogazzaro, invitando a riconsiderare i giudizi poco benevoli, formulati prima da Croce, e poi da Salinari; giudizi che tanto hanno nuociuto alla fortuna critica del vicentino. Essi sostengono, infatti, che Fogazzaro meriti di essere, finalmente, considerato un autore di dimensione culturale europea. Per avvalorare questa tesi, e continuare ad alimentare un dibattito che non è solo letterario, ma si allarga a riflessioni su valori morali e sociali molto profondi, si è deciso di pubblicare un edizione di Piccolo mondo antico, il capolavoro di Fogazzaro, ideata per le giovani generazioni di lettori; per coloro che, liberi da preconcetti, potranno valutarne serenamente la scrittura e il messaggio. Nelle pagine del romanzo, che compendia la poetica dell autore, essi individueranno agevolmente le ragioni del rinnovato interesse critico. Potranno giudicare se la religiosità, di cui il romanzo è pervaso, sia insincera, cioé una sorta di miscuglio di religione ed occultismo (come sosteneva Croce), oppure sveli il profondo interesse dell autore verso esperienze che l Europa di fine Ottocento andava affrontando, come per esempio gli studi parigini di Charcot sull ipnosi e quelli ginevrini di Flournoy sull isteria. Grazie ad alcune pagine delle Integrazioni, il lettore potrà, inoltre, prendere atto di come il Fogazzaro abbia tentato di conciliare, sulla scorta del pensiero di Gratry, le teorie evoluzioniste, con le idee cristiane di un universo finalisticamente determinato e soggetto a continui mutamenti (San Paolo, Lettera ai Romani VIII, 20). Egli si avvedrà di come gli influssi positivistici, palesi soprattutto nell ottimistico tentativo di dimostrare l immanenza divina, attraverso i fenomeni spirituali , si stemperino nell autore in un autoironia, che invita a rifuggire dalla disperazione e ad accettare con coraggio i limiti della condizione umana. Lo stesso tema del Risorgimento, del resto, è sottoposto a tale filtro. 13