2. L OPERA 2.1 Dagli esordi al Mistero del poeta Una proposta di lettura in chiave puramente autobiografica dell opera fogazzariana non farebbe però giustizia della sua complessità e della ricchezza di spunti ad essa sottesi. Nel tentativo di fare un passo in avanti ci si muoverà perciò nella direzione indicata da Giorgio Cavallini, che partendo dal dato che Fogazzaro è narratore a dimensione ampia 4, invita a giudicarlo su misure più lunghe della pagina o del capitolo e a coglierne la dinamica narrativa nel percorso di tutti i romanzi e nella dialettica dei personaggi, presi singolarmente o nei loro reciproci rapporti5. L analisi di Piccolo mondo antico, pur focalizzata su vari livelli interpretativi e sostenuta dal supporto di approcci critici diversi, verrà pertanto inserita nel contesto dell intera produzione fogazzariana, di cui si ripercorrerà l itinerario, alla ricerca delle costanti tematiche e dei tratti distintivi dello stile, in modo da rendere possibile la formulazione di un motivato giudizio sul ruolo che effettivamente spetta a Fogazzaro nell ambito della storia della letteratura italiana. Il rapido excursus, che necessariamente trascurerà le opere minori, per dedicare maggiore spazio ai romanzi della maturità, può prendere l avvio dal primo tentativo organico: Miranda (1874), poemetto di breve respiro in endecasillabi sciolti, la cui semplice struttura - ad un prologo esplicativo della vicenda, succedono i diari dei due protagonisti (il Libro di Miranda e il Libro di Enrico) ed un epilogo lacrimoso - rispecchia quella degli avvenimenti narrati: l amore della buona e dolce Miranda per il poeta Enrico, che, pur corrispondendola, decide di abbandonarla per seguire la propria vocazione artistica. Il discreto successo incontrato dall opera convinse il padre di Antonio a dar credito alle aspirazioni del figlio, sul cui talento aveva provveduto a 21