come un uccello in balìa di un serpente. Egli stesso sembrava molto confuso; non sollevò lo sguardo, si inchinò più volte, infine si avvicinò e mi rivolse la parola con voce sommessa e insicura, quasi con il tono di un mendicante. «Il signore voglia perdonare la mia invadenza, se oso avvicinarmi a lei che non conosco, ma ho da rivolgerle una preghiera. Mi permetta, signore... . «Ma per l amor del cielo, signore... , esclamai in preda al panico, «cosa posso fare io per un uomo che... , ammutolimmo e, almeno così mi sembrò, arrossimmo entrambi. Dopo un attimo di silenzio, egli riprese la parola: «Durante il poco tempo in cui ho avuto la fortuna di trovarmi accanto a lei, ho potuto osservare alcune volte, con inesprimibile ammirazione, mi permetta di dirglielo, caro signore, la sua bella, bellissima ombra, che lei proiettava al sole a dire il vero con un certo aristocratico disprezzo, senza nemmeno farvi caso, sì, la splendida ombra qui ai suoi piedi. Voglia perdonare questa pretesa francamente audace: non sarebbe per caso disposto a cedermi la sua ombra? 19 Egli tacque e a me sembrava di avere una ruota di mulino che mi turbinasse in capo. Cosa dovevo pensare di questa strana richiesta? Deve essere matto, mi dissi, ma risposi con un tono diverso che si addicesse meglio all umiltà del suo: «Eh, caro amico, non le basta la sua ombra? Questo, io lo chiamo un affare assai strano . Egli m interruppe: «In tasca ho molte cose che Vossignoria non potrà certo considerare di scarso valore; per questa inestimabile ombra reputo troppo basso anche il prezzo più alto . Mi tornarono i brividi al pensiero della sua tasca e 19 Voglia...ombra: compare qui il primo riferimento al notissimo tema letterario del patto col diavolo (vedi l Introduzione). 37