se a piccoli pezzi che sparse senza prestare alcuna attenzione lungo il percorso mentre camminava avanti e indietro per la camera, affliggendosi e dolendosi. Infine disse: Ecco qui il mio testamento, ancora una volta ridotto a brandelli. Ancora una volta mi hai costretto a diseredarti, indegno figlio di un padre nobilissimo! Togliti dalla mia vista! Vattene prima che ti sputi addosso! Il giovane non esitò. Allora il giudice si rivolse a Howard: Mi farai da padrino,21 vecchio amico? Naturalmente. Ecco carta e penna. Stendi il cartello di sfida22 senza perdere altro tempo. Il conte lo avrà tra le mani fra un quarto d ora rispose Howard. Tom era molto depresso. Il suo appetito era scomparso assieme all eredità e alla stima di se stesso. Uscì dalla porta di servizio e si avviò senza meta lungo il vicolo oscuro, affliggendosi e domandandosi quale linea di condotta, per quanto cauta, attentamente studiata e controllata, avrebbe potuto in futuro riconquistare il favore dello zio e persuaderlo a redigere ancora una volta quel generoso testamento che era stato appena distrutto sotto i suoi occhi. Alla fine concluse che ce l avrebbe fatta. Ricordò a se stesso che già una volta era riuscito nello stesso intento e che, se in passato ciò era avvenuto, poteva farlo ancora. Si sarebbe messo d impegno. Avrebbe impiegato tutte le energie per questo compito e avrebbe vinto un altra volta, qualsiasi cosa dovesse costargli in termini di sacrificio della propria comodità e di limitazioni alla propria vita frivola e indipendente. Tanto per cominciare , disse tra sé e sé, regolerò i 21 padrino: rappresentante dello sfidante o dello sfidato. 22 cartello di sfida: la comunicazione inviata dallo sfidante allo sfidato; in essa si denuncia l offesa, si chiedono scuse e riparazione con le armi. 131