rarsi per i torti subiti da sua madre e di provare risentimento nei confronti dei suoi persecutori? Cosa di cui aveva dubitato. Ma questo moto di felicità restò solo un guizzo che si spense subito rendendole l animo tetro; infatti ella pensò: Mi ha venduta a valle del fiume, non può conservare questi sentimenti: passeranno in fretta. Poi riprese il suo racconto. Circa dieci giorni fa mi sono detta che non potevo durare ancora molto; ero così stanca per tutto quel lavoro e quelle frustate e tanto triste e abbattuta. Ma non m importava più niente, la vita non valeva più un fico secco per me, se dovevo andare avanti in quel modo. Quando un povero diavolo è in questa situazione, cosa gli può importare di quello che fa? C era una ragazzina negra, malaticcia, di circa dieci anni, che era brava con me e non aveva la mamma, poveretta, io le volevo bene e anche lei mi adorava; un giorno è arrivata dove lavoravo con una patata arrostita e ha cercato di passarmela di nascosto; l aveva rubata lei, vedi, perché sapeva che il sorvegliante non mi dava abbastanza da mangiare; lui l ha pizzicata e le ha dato una bella passata alla schiena con il bastone, grosso come il manico di una scopa, e lei è caduta per terra gridando, dimenandosi e contorcendosi nella polvere come un ragno azzoppato. Non potevo sopportarlo. Tutta la brace che avevo nel cuore si è infiammata, gli ho strappato il bastone dalle mani e gliel ho menato addosso. L ho buttato giù e lui stava là a lamentarsi e bestemmiare, e gridava come una bestia, sai, e tutti i negri erano davvero spaventati a morte. Si sono raccolti intorno a lui per aiutarlo; allora io sono saltata sul suo cavallo e sono scappata verso il fiume più in fretta che potevo. Sapevo cosa mi avrebbero fatto. Appena si fosse ripreso, si sarebbe messo d impegno per uccidermi se il padrone glielo permetteva; 11 o, se non questo, mi 11 se ... permetteva: non si trattava solo di buon cuore da parte del padrone; gli schiavi neri erano un investimento di capitali. 181