Nota del traduttore Uno degli aspetti peculiari dell opera di Mark Twain consiste nell aver introdotto nella letteratura americana l uso del dialetto, o meglio di varie forme dialettali che riproducono sulla pagina la pronuncia strascicata degli stati del Sud. Le scelte linguistiche dello scrittore rispondono ad un esigenza di realismo e autenticità; non a caso egli soleva criticare Fenimore Cooper (autore di romanzi d avventura della prima metà del XIX secolo) per aver fatto parlare indiani e uomini della frontiera in un impeccabile inglese, che appariva del tutto incongruente e artificiale. Il dialetto dei personaggi di colore in Wilson lo Zuccone è quello dei neri del Missouri, una lingua fatta di termini ed espressioni gergali, parole spezzate e costruzioni spesso sgrammaticate. Se da un lato questa lingua rende più credibili e vivi i personaggi, dall altro essa pone al traduttore il problema di renderla efficacemente in italiano. Una possibilità era quella di utilizzare un dialetto italiano o una forma dialettale. Ciò avrebbe consentito di mantenere la vena regionalistica dell opera, ma qualsiasi dialetto sarebbe apparso falso o addirittura ridicolo sulle labbra degli schiavi neri del Missouri. Una seconda opzione consisteva nel rendere l inglese sgrammaticato dei neri del Missouri in un italiano altrettanto sgrammaticato; tuttavia questa soluzione è apparsa controproducente sul piano didattico. Alla luce di queste considerazioni si è deciso di tradurre la parlata dei neri del Missouri in un italiano colloquiale, impiegando un lessico non ricercato, forme sintattiche semplici e limitando l uso di congiuntivi e condizionali. L intento che ha guidato il traduttore, consapevole che tradurre è sempre un po tradire, è stato di trasferire nella versione italiana l immediatezza e la piacevolezza che caratterizzano il testo originale. 19