glielo porse, ma Wilson si ritrasse da lui rabbrividendo e disse: No, no, portatelo via! Il suo petto era scosso da un respiro affannoso ed egli scuoteva la testa in modo ripetitivo e smarrito,22 come chi sia rimasto stordito. Poco dopo aggiunse: Mi sentirò meglio una volta coricato; ho accumulato troppa tensione oggi; sì, e mi sono sottoposto a un lavoro eccessivo per molti giorni. Allora vi lascio andare a riposare. Buona notte, vecchio mio. Ma, congedandosi, Tom non riuscì a negarsi una piccola nota di sarcasmo: Non prendetela così a male; non si può sempre vincere; alla fin fine farete impiccare qualcuno. Wilson mormorò fra sé e sé, Mi spiace dover iniziare proprio con te, miserabile cane che non sei altro! E non lo dico a caso. Si rinvigorì con un bicchiere di whisky freddo e si mise di nuovo al lavoro. Non confrontò le nuove impronte digitali lasciate inintenzionalmente da Tom sul vetrino di Roxy pochi minuti prima con le tracce di quelle ritrovate sul manico del pugnale; non ce n era bisogno per il suo occhio allenato; si occupò invece di un altra faccenda, bisbigliando di tanto in tanto: Che idiota sono stato! Mi sono fissato sulla ragazza, l idea di un uomo in abiti femminili non mi ha mai sfiorato. Prima cercò il vetrino con le impronte di Tom prese quando aveva dodici anni e lo mise da parte; poi prese quello fatto quando Tom era un lattante di sette mesi e li accostò entrambi a quello che riportava le impronte lasciate da lui poco prima inconsapevolmente. Ora la serie è completa , disse con soddisfazione e si sedette per esaminarli a suo piacimento. Ma fu un divertimento di breve durata. Fissò a lungo i tre vetrini e sembrava sbalordito dalla sorpresa. Infine li 22 smarrito: confuso, turbato. 211